Una campionessa di pallanuoto come Lilly Allucci; un magistrato donna del tribunale di Santa Maria Capua Vetere e, parem un'altra rappresentante del sesso femminile sono al centro della discordia politica che ha portato all'annuncio delle dimissioni di Sandro De Franciscis, neo presidente da poche ore dimissionario
Le dimissioni di De Franciscis hanno avuto un'eco nazionale. Il capogruppo al Senato del partito di Mastella, Mauro Fabris, accomuna il caso Caserta a quanto accaduto nelle Marche e a Venezia, con l'esclusione dalla giunta, e in Calabria. "A Caserta - dice Fabris - addirittura il presidente dell'Amministrazione provinciale neo eletto dell'Udeur è costretto a dimettersi sotto i ricatti inverecondi di Ds e Margherita, nonostante egli abbia vinto una difficile competizione elettorale". In Campania il segretario del Campanile Antonio Fantini mette in guardia gli alleati dal proseguire con nel braccio di ferro: "Non siamo più disposti a fare gli utili idioti, e le politiche del 2006, dove siamo determinanti in molti collegi, sono vicine. La coalizione già vacilla e c'é chi continua tra gli alleati a non comprendere il nostro valore aggiunto". E se dai Ds Vannino Chiti invita la coalizione a "ritrovare le ragioni dell'unità" rimane in attesa degli eventi la Cdl. "Credo - ha commentato il deputato casertano di An Italo Bocchino - che De Franciscis sia soggetto a mille pressioni. Utilizza i venti giorni di tempo per ritirare o meno le sue dimissioni al fine di mettere spalle al muro gli alleati che probabilmente pretendono troppo".