“Con don Luigi Giussani scompare un protagonista indiscusso dei nostri tempi. Uomo di fede ma anche di azione, seppe riunire attorno a sé un gruppo di persone della società civile impegnate nel sociale ed ispirate ad un cattolicesimo concreto, vissuto, vicino ai bisogni della gente; disponibile al confronto anche duro, anche politico, purché in funzione di idealità forti di matrice cristiana”. Lo ha detto il vicepresidente della Commissione Affari Costituzionale del Parlamento europeo, Riccardo Ventre. “Comunione e liberazione, oggi conosciuta con l’acronimo CL, fu lanciata da don Giussani tra il 1968 e il 1969 nell’università Cattolica di Milano diffondendosi poi a macchia d’olio fino a raggiungere settanta paesi nel mondo ed oltre centomila iscritti in Italia. Ricordo spesso quanto egli andava ripetendo da anni: ‘Non volevo fondare nulla, volevo solo testimoniare quello che per me era la verità, cioè la necessità di tornare agli elementi originari dell’essere cristiano; ho sempre cercato di vivere la vita nelle sue esigenze concrete, come risposta ai bisogni reali’. Io stesso sono rimasto affascinato dal suo messaggio, semplice ma profondo, sulla necessità di riscoprire l’identità dei cattolici, l’orgoglio dell’appartenenza culturale e spirituale alla dottrina cristiana ed il dovere di promuoverne la concretizzazione in tutte le istanze ed è a tale messaggio che ho sempre ispirato e continuerà ad ispirare la mia azione politica ed amministrativa. Don Giussani ha percorso il suo tempo senza mai fermarsi, senza attardarsi nelle stanze dei potenti, che pur frequentò, chiedendo molto a tutti, per dare molto a tanti. Oggi egli non è scomparso, è solo uscito fisicamente dalla scena ma resta presente, vivo ed attivo, nelle azioni di quanti a lui, me compreso, si rifanno”.