Si è conclusa con il sequestro di cento ettari di terreno e 20 bunker costruiti nei pressi di laghetti artificiali realizzati su terreno demaniale, l’inchiesta anti-bracconaggio della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) nata dopo alcune segnalazioni dell’associazione ambientale Lipu. L’operazione, battezzata “Volo Libero” è stata eseguita questa notte sul litorale di Castelvolturno (Caserta) dal Nucleo Tutela Ambiente dei carabinieri che hanno denunciato anche 20 persone, tra le quali alcuni insospettabili. I particolari dell’inchiesta sono stati resi noti durante una conferenza stampa tenuta dal procuratore capo Mariano Maffei e dal pm Donato Ceglie. Nella zona del litorale domizio, ogni anno si verifica una vera e propria mattanza di specie protette che attraversano questa rotta migratoria per raggiungere le mete più adatte alla nidificazione. I cacciatori di frodo, per sparare, avevano a disposizione bunker abusivi e proibiti con ogni tipo di comodità.