Unitą cinofile del Centro addestramento della Polizia di Stato di Nettuno e del Reparto Mobile di Roma insieme ad agenti della Squadra Mobile di Caserta e del Commissariato di Sessa Aurunca sono stati impegnati con con i Vigili del Fuoco in un' operazione finalizzata alla ricerca di latitanti, armi ed esplosivo nella casa bunker della famiglia Esposito. Si tratta di un immobile costruito sulla Statale Appia, in una zona periferica di Sessa Aurunca, dotato di fortificazioni protette da telecamere e proiettori di luce esterna. Nel corso dell' operazione, che ha interessato anche un edificio di via Marconi, nel centro della cittą, ritenuto nella disponibilitą di Luigi Esposito, uno dei componenti del clan detto dei "Muzzone", i Vigili del Fuoco hanno rimosso cinque telecamere. Una di esse era utilizzata come videocitofono: le altre erano nascoste all' interno dei lampioni e collocate nel perimetro esterno dell' edificio. Le telecamere erano collegate via cavo ad un' antenna che trasmetteva il segnale a televisori sistemati in vari appartamenti del palazzo. Un' altra telecamera é stata sequestrata all' interno dell' edificio di via Marconi. Il decreto di perquisizione degli immobili dei 'Muzzone' sono stati emessi dalla Direzione Distrettuale Antimafia. La Polizia in mattinata ha anche effettuato perquisizioni in altre abitazioni della zona, alla ricerca di latitanti del clan. Tra essi Giovanni e Gualtiero Esposito, accusati di omicidio, associazione per delinquere di tipo camorristico ed estorsioni.