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REGGIA DI CASERTA: ATTESA PER MOSTRA "CASA DEL RE"


La reggia, simbolo di grandezza e potere politico, ma anche la "casa del re", dei Borbone di Spagna e di Carolina Bonaparte con Gioacchino Murat: dall'8 dicembre, la Reggia di Caserta ospita una mostra di taglio inedito, dove l'arte diventa guida di una ricostruzione storica. Un percorso attraverso gli appartamenti storici, con testimonianze che vanno dal 1752, anno della posa della prima pietra, fino alla caduta dei Borbone, nel 1860: nelle sale duecento dipinti, provenienti da musei italiani e stranieri, dalle collezioni private e dai depositi della Reggia. Promossa dalla regione Campania, nell'ambito del programma culturale 2004-2005, e realizzata con il contributo della compagnia di San Paolo e dell'Istituto Banco di Napoli Fondazione, la mostra si articola in sei sezioni, distribuite sul primo piano del palazzo. Nella prima sezione, gli spazi costruiti di Carlo di Borbone fra Madrid e Caserta, per ricordare, con opere casertane e spagnole, l'ispiratore della fabbrica, Carlo di Borbone, e il ruolo decisivo della madre, Elisabetta Farnese, che gli trasmise tanta parte del patrimonio artistico di famiglia: sculture classiche e dipinti ancora oggi distribuiti fra Napoli e Caserta. Dedicata alla pittura napoletana, nei suoi rapporti con Luigi Vanvitelli e la corte di Caserta, la seconda sezione permette di soffermarsi sulla decorazione della Reggia, realizzata durante la "reggenza" del giovane Ferdinando IV: periodo in cui si affrescano le sale secondo un gusto ancora rococò, come testimonia la bellissima sala da bagno della regina. In questa sede si trovano maggiori pittori napoletani del Settecento, eredi del caposcuola Francesco Solimena. La terza sezione è dedicata all'officina internazionale, gli artisti stranieri alla corte di Ferdinando IV e Maria Carolina. Nelle sale private i paesaggi di Hackert e le allegorie massoniche di Füger, con l'aggiunta di capolavori di Mengs, provenienti dal Prado, e di Angelica Kauffmann, provenienti da Vienna. A questo punto il percorso ingloba Terrae Motus, una collezione esposta nelle retrostanze del Settecento: con opere di artisti contemporanei, quali Warhol, Beuys, Pistoletto, che trassero ispirazione dal sisma che nel 1980 sconvolse il Mezzogiorno d'Italia. Nella quarta sezione, dedicata a "Gioacchino e Carolina Murat dal Palais de l'Elysee alla Reggia di Caserta", si documenta il decennio della dominazione napoleonica: nelle grandi sale di Marte e di Astrea - allegorie di Giacchino Murat e di Carolina Bonaparte - si allude al coraggio militare del sovrano, ma anche al suo governo guidato dalla giustizia. Qui è allestito una sorta di labirinto che espone splendidi dipinti francesi realizzati in parte a Napoli e Caserta, con l'aggiunta di opere provenienti da Versailles, Fontainbleau e Lille. Infine la quinta sezione, dedicata a 'Promozione, gusto e celebrazione' da Ferdinando I a Francesco II, e la sesta, 'Scienza e tecnologia in eta' borbonicà, sull'ottocento borbonico, con decorazioni e dipinti tra il neoclassico e il romantico, secondo uno stile di corte ormai affermatosi in tutta Italia. Quindi un appendice dedicata ad alcuni oggetti: la macchina per svolgere i papiri di Ercolano, un telaio della manifattura di sete di San Leucio, cannocchiali ed erbari provenienti dall'osservatorio di Capodimonte e dall'orto botanico, minerali e modellini di vascelli, di locomotive, di ponti. Con l'occasione si potranno visitare anche la Capua antica, con lo straordinario anfiteatro adrianeo, la Capua medievale di Federico II col suo Museo campano e il casino del Belvedere di San Leucio.

 
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