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BARILLA /2: A CASERTA UN POLO PRODUTTIVO PER LA PASTA


l gruppo Barilla ha annunciato oggi la riorganizzazione del settore della pasta che si concretizzerà attraverso la chiusura dello stabilimento di Matera, la dismissione del mulino di Termoli e il trasferimento della produzione di fette biscottate da Caserta ad altri stabilimenti bakery specializzati in tali produzioni. La società, per la riorganizzazione, investirà 162 milioni. Lo ha annunciato il direttore generale Pasta Meal Barilla G. e R. Fratelli, Nicola Ghelfi, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta quasi in contemporanea con l'incontro tra azienda e sindacati per l'annuncio del piano. "Le attività di Matera - ha spiegato - non più operativa da gennaio 2006, saranno trasferite presso gli stabilimenti di Foggia e Caserta, e quest'ultimo diventerà uno dei poli produttivi più importanti d'Europa, raddoppiando la propria capacità fino a 122 mila tonnellate". Anche lo stabilimento di Foggia sarà potenziato entro marzo 2006 "diventando con 243 mila tonnellate l'anno il più grande stabilimento del mondo". La chiusura del mulino di Termoli spianerà invece la strada alla realizzazione di "uno dei più grandi mulini a grano duro del mondo, a Pedrignano (Parma), che sarà direttamente collegato al pastificio e che entrerà in funzione nel 2006". "La riorganizzazione del settore pasta di semola - ha proseguito - comporterà un investimento di 162 milioni di euro e a livello di risorse coinvolgerà circa 229 persone". "Non ci sarà alcun licenziamento - tiene a sottolineare Ghelfi - perché di questi, circa 100 si incammineranno verso il prepensionamento, mentre alla restante parte verrà offerta la possibilità, anche grazie a incentivi, di ricollocarsi negli spazi che verranno a crearsi negli altri stabilimenti". La riorganizzazione del settore pasta di semola si è resa necessaria "per il calo dei consumi delle famiglie - ha detto Ghelfi - e per la crisi strutturale del mercato della pasta dove c'é un eccesso di capacità produttiva". "Il 2004 è andato bene - ha spiegato Ghelfi - i volumi sono cresciuti del 3,6% e il fatturato dell'1,6%, mentre l'utile operativo dell'8-9%, ma questo è stato un anno record per la raccolta di grano".

 
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