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A CASERTA L'ITALIA DEI VALORI E' SENZA...VALORI: INTERVENTO DI TUDISCO

comunicato di Mario Tudisco
Apprendo dalla stampa dell’avvenuta nomina a presidente provinciale dell’Italia dei Valori di Terra di Lavoro del professore Beniamino Sassi e di portavoce provinciale nella persona di Gianni Solino da parte del senatore Nello Formisano segretario regionale. Nomine – che senza volere entrare nel merito delle persone – destano in me nutrite perplessità. Innanzitutto, come è ormai consuetudine dell’Italia dei valori da anni e anni – tale nomina non scaturisce né da un dibattito politico come logica e democrazia imporrebbero, né da una fase congressuale in cui sia data a tutti gli iscritti la possibilità di confrontarsi e, nell’evenienza, di procedere a una votazione tra uno o più candidati. Ricordo primo a me stesso e poi ai vertici del partito di come non si svolga un congresso su scala provinciale da circa tre anni. L’ultimo, e unico, procedette alla nomina di segretario provinciale del fraterno amico Franco Nigro con una elevatissima percentuale di consensi. Successivamente lo stesso Nigro fu destituito d’imperio da Antonio Di Pietro in prossimità della raccolta di firme necessarie all’ indizione di un referendum abrogativo. Con la destituzione di Nigro. l’Italia dei valori perse per strada una comprovata esperienza e tantissimi iscritti e simpatizzanti, insieme ai quali, e con notevole fatica, stavamo costruendo il partito nella nostra martoriata provincia. Sempre senza alcuna consultazione Di Pietro procedette a nominare l’amico Emilio Iannotta alla carica di segretario provinciale. Io stesso collaborai, in maniera fattiva, con Iannotta per cercare, quantomeno, di non sfigurare nelle tornate elettorali che si sono succedute. Dopo le dimissioni di Iannotta, il segretario regionale senatore Formisano (anche lui non eletto da nessun organo di partito, ma nominato direttamente dal presidente nazionale Di Pietro) ha ieri mattino provveduto a nominare segretario provinciale il professore Sassi la cui carriera politica tra le file dell’Italia dei valori ha dell’incredibile: dopo nemmeno quindici giorni dalla sua adesione ufficiale al partito Sassi viene promosso segretario provinciale. Non mi è dato di conoscere per quali meriti, attuali e/o pregressi, si sia proceduto a questa nomina. Sempre prima a me stesso e poi agli altri ricordo che il binomio Formisano- Sassi viaggia insieme da molti anni, circumnavigando tra gli allora Democratici, la Margherita ( a cui entrambi gli esponenti erano iscritti fino a non molto tempo fa) e ora l’Italia dei valori. Possibile che si tratti di solo coincidenze, ma come diceva Giulio Andreotti a pensare male si fa peccato ma spesso ci si indovina. Farebbe bene poi lo stesso neo portavoce provinciale, Gianni Solino, ha ricordarsi chi lo ha sostenuto durante la campagna elettorale delle scorse europee. Tra l’altro, lo stesso Solino fino a non più di qualche giorno fa si presentava agli interpartitici nella veste di responsabile provinciale di “Riformatori per l’Ulivo” il movimento (presunto) che farebbe riferimento agli eurodeputati Achille Occhetto e Giulietto Chiesa, entrambi congedandosi da Di Pietro appena terminata l’elezione europea. Evidentemente Solino fa parte di quella schiera di “coerenti” della politica che cambiano idea dalla sera alla mattina. Ciò premesso ritengo, e insieme a me altri di cui in seguito daremo i nominativi agli organi mediatici, che nell’Italia dei valori si siano ristretti tutti gli spazi di agibilità interna e di vero, reale e costruttivo confronto democratico. La sensazione è che si sia intrapresa una strada similare a quella degli altri partiti, dove gli unici “valori” in campo siano gli sfrenati personalismi, le cordate tra reduci trasversali e i pacchetti di tessere. Su questa strada per ciò che mi riguarda direttamente non mi è possibile continuare il cammino intrapreso già dal gennaio 2001 (atto istitutivo dell’allora nascente lista Di Pietro), ragion per cui mi accomiato con la consapevolezza che la mia visione del partito e della politica in generale è ben altra cosa e dopo aver partecipato (mi auguro in maniera costruttiva) al tavolo unico del centrosinistra casertano (laddove il documento programmatico contiene numerosi passaggi tratti da un documento politico/programmatico dell’Italia dei valori elaborato insieme all’ottimo architetto Di Patria) e alla formazione di un interessante progetto politico quale la Sinistra alternativa di cui facevamo parte insieme a Rifondazione comunista, i Verdi, I Comunisti italiani e numerose associazioni di Terra di Lavoro.

 
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