La siringa è un'arma impropria. Se usata in una rapina, e anche se incappucciata, determina l’arresto.
Lo ha chiarito la Cassazione, precisa il Prof. Avv. Ciro Centore, con una recente sentenza riferita ad un processo avutosi a carico di un "rapinatore" che, utilizzando una siringa, sia pure con l'ago coperto dal normale cappuccio di plastica, aveva tentato una aggressione e minacciato la vittima di un immediato esborso. Due sono i principi affermati dalla Suprema Corte. Il primo, secondo cui la siringa va considerata "arma impropria" perché strumento che, in particolari circostanze, può arrecare offesa alla persona; il secondo costituito dalla naturale opinione secondo cui, oggi come oggi, una siringa può determinare il contagio di malattie gravissime per cui in un contesto particolare, quale è quello della rapina, determina uno stato d'animo di terrore nella vittima. Di qui la condanna. a cura del prof. avv. Centore (clicca qui)