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CASERTA, IL CASO ROMINA: UN GIALLO CON TANTE VERITA'


Risultano indagati dal 27 luglio scorso, a soli sei giorni dunque dal ritrovamento del cadavere di Romina, le due persone nei cui confronti la procura di Santa Maria Capua Vetere ipotizza i reati di omicidio, sequestro di persona e violenza sessuale nell'ambito dell'indagine sul delitto della ventenne napoletana. Si tratta di Fabio F., e Luciano A., entrambi di 32 anni, e residenti al quartiere Vomero, lo stesso dove viveva la ragazza scomparsa e ritrovata nelle campagne di San Tammaro (Caserta), uccisa con una coltellata alla schiena e due colpi di pistola quasi certamente nel corso di un violenza sessuale. Nell'ambito di questo filone dell'inchiesta ("vi sono anche altre piste che stiamo seguendo" dicono alla procura di Santa Maria Capua Vetere) finora gli inquirenti avrebbero disposto, all'inizio di agosto, il sequestro dell'auto di Fabio, e successivamente una serie di accertamenti scientifici per stabilire se la ragazza sia stata a bordo di quella vettura. I due indagati sarebbero già stati sottoposti in tempi diversi al test del Dna, i cui risultati ancora non si conoscono. Gli sviluppi dell'inchiesta sarebbero scaturiti da una telefonata anonima fatta alla trasmissione "Chi l'ha visto?" mentre erano ancora in corso le ricerche di Romina. L'anonimo sosteneva di aver visto la ragazza aggirarsi nella zona della stazione di Caserta. Autore della telefonata, apparsa agli inquirenti come un tentativo di depistaggio (forse Romina era già stata uccisa e il cadavere abbandonato nelle campagna di San Tammaro), sarebbe stato, secondo quanto accertato dagli investigatori, Luciano A. che abita a poche decine di metri dalla casa di Romina. Quanto al movente, circolano indiscrezioni relative a un delitto passionale o comunque a sfondo sessuale. Sulle indagini gli inquirenti mantengono uno stretto riserbo. Negli ambienti della procura si sottolinea che il coinvolgimento dei due nell'indagine rappresenta solo una delle diverse piste seguite per far luce sull'omicidio di Romina. Tra le ipotesi vi é quella di una vendetta trasversale nei confronti del padre della ragazza che si è stabilito da alcuni anni in Germania. "Non credo che Luciano, che vive proprio a pochi passi da noi, possa essere stato capace di tanta crudeltà", ha detto Ciro Gallo, zio della vittima, il quale ha sempre sostenuto che gli autori del delitto vadano cercati all'interno del quartiere di Romina. "A quanto ne so - ha aggiunto - Luciano, rintracciato grazie a una telefonata a 'Chi l'ha visto?', avrebbe indicato due persone, una delle quali sarebbe questo Fabio F.., come gli assassini". Romina Del Gaudio, 20 anni, scomparve da Aversa, dove si era recata per stipulare contratti per conto di una azienda telefonica, il 4 giugno. Il cadavere, in avanzato stato di decomposizione, fu rinvenuto il 21 luglio.

 
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