Un grido di allarme ed una sfida alla Soprintendenza di Napoli e Caserta: li ha lanciati ieri, nel corso della cerimonia di premiazione di scuole e sindaci partecipanti al progetto “Archeoscuola”, l’assessore alla Cultura Nicola Garofalo a tutela del patrimonio artistico della provincia di Caserta e in particolare di Santa Maria Capua Vetere. Il caso sollevato da Garofalo riguarda proprio la città del Foro ed in particolare la poco conosciuta «Bottega del Tintore»: ubicata sull’Appia antica, oggi via Aldo Moro, il monumento, che risale al I secolo a.C. è stata rinvenuta nel 1955. Difficile vederlo, però, dal momento che è sovrastato da un palazzo a cinque piani. «Difficile anche visitarlo – spiega Garofalo – perché per entrare bisogna chiederlo a qualche condomino e se la richiesta troverà consenso ci si dovrà avventurare in un sotterraneo male illuminato e nemmeno asservito da scale». Per l’assessore provinciale si tratta di un vero e proprio scandalo al quale mettere la parola fine.