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OMICIDIO NOVIELLO:ERGASTOLO A SETOLA E AFFILIATI. CORTE RIGETTA DEPOSITO VERBALE

Santa Maria Capua Vetere (Caserta), 19 novembre 2014 (Casertasette) lancio delle 15:50

Condannato Setola e i suoi affiliati. La Corte di Assise rigetta il verbale delle dichiarazioni del killer sul motivo della ritrattazione che voleva far acquisire il pm antimafia

L'aula di giustiziasi è aperta al pubblico alle 15.30, ma alla lettura del dispositivo di sentenza letto in nome del popolo italiano hanno potuto assistere solo avvocati, stampa e decine di rappresentanti di associazioni poi, dopo qualche minuto, la lettura e le condanne irrogate. Pena dell'ergastolo a Setola e agli altri coimputati, tranne che per Metello Di Bona condannato a 30 anni di reclusioni e il pentito Tartarone a 13 anni. Dopo un tira e molla sulla volontà di pentirsi da parte del killer ex primula rossa Giuseppe Setola (detto «O Cecato»), è arrivata dunque oggi la sentenza sull’omicidio dell’assicuratore di Castelvolturno, Domenico Noviello, ucciso nel 2008 da un gruppo di camorristi ed estorsori dell’ala stragista dei Casalesi guidati da Setola, solo per essersi ribellato al pagamento del pizzo e per aver denunciato dieci anni prima altri emissari del racket. La Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere, presieduta da Maria Alaia, prima di emettere la sentenza aveva rigettato un verbale che voleva far acquisire il pm antimafia Alessandro Milita sulle «ragioni» della ritrattazione della collaborazione del boss Setola che in diverse udienze ha mostrato segni di squilibrio. Verbale che avrebbero potuto modificare l’esito del verdetto o essere utilizzato per eventuali ed c7 ulteriori incriminazioni. Dunque, un verdetto che ha preso in esame il solo dibattimento senza tener conto la parte dello show inscenato da Setola con la sua volontà di collaborare e quella successiva di ritrattare improvvisamente. Il motivo? «Setola ha motivato la decisione di non collaborare spiegando che la figlia tredicenne non vuole abbandonare Casal di Principe e non vuole che lui collabori. Aveva inoltre il timore di mettere in pericolo la vita del fratello Pasquale e del cognato Mario Baldascino».L'intenzione di non proseguire la collaborazione, ha spiegato il pm in aula «Setola l 'ha presa nell'interrogatorio dell'11 novembre scorso», dunque il giorno prima dell'udienza durante la quale ha pubblicamente dichiarato di tornare sui propri passi. Milita ha poi chiesto alla Corte d'Assise di acquisire il verbale dell'interrogatorio reso da Setola proprio l'11 novembre ma il presidente Maria Alaia ha rigettato l'istanza. Il killer a poi confermato in sede di dichiarazioni spontanee di «aver detto un sacco di bugie». L’accusa ha ribadito le richieste di pena per gli imputati avanzate durante la requisitoria del 30 ottobre scorso; per Setola resta la richiesta di ergastolo, ma senza isolamento diurno. I rappresentanti di alcune associazioni antimafia e i familiari dell'imprenditore sono stati presenti alla lettura del verdetto insieme al sindaco di Castel Volturno, Dimitri Russo, che si è costituito parte civile nel processo. Setola, oggi, ancora una volta, è tornato al


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