Caserta, 5 luglio 2012 (Caserta) – Quando l’altro giorno ha giocato il Superenalotto e, insieme alla scheda, gli hanno consegnato anche una cedola con un codice e la scritta «Con Suprenalotto Vinci la Spesa» è rimasto senza parole. E’ tornato a casa, ha contattato i suoi legali e ha cominciato a scrivere alla Sisal per informare la società, preliminarmente, che già nel 2008 ha progettato un gioco del tutto simile (registrato presso le sedi competenti e la Siae dopo una serie di indagini di marketing certificate da società specializzate) sottoposto all’attenzione sia della Sisal che dell’Aams e di altri gruppi. Pasquale Della Peruta, inventore dello «Spesalotto» (con relativo logo che peraltro ricalca quello che la Sisal ha lanciato in questi giorni con il Superstar) è amareggiato ma è intenzionato ad andare avanti in caso di ulteriori riscontri e similitudini della sua opera intellettuale con l’iniziativa lanciata da Sisal. La sua idea, quella di vincere una «spesa» con un gioco è in sostanza quello che prospetta la Sisal che regala 500 euro di prodotti alimentari inviando un sms (con estrazione). L’imprenditore casertano definisce il suo progetto un sistema anticrisi in grado anche di debellare il gioco d’azzardo: fare la spesa, accumulare punti «investendo» un minimo di 50 centesimi e ritirare «premi» in alimenti anche fino a cinquemila euro di valore con la garanzia di non perde mai. Un’idea così semplice ma allo stesso tempo vincente che trasforma il gioco non più in un rischio ma in un salvadanaio con il quale si ottiene man mano uno «scaffale virtuale», che si trasformerà in reale. Un’opera di ingegno registrata (con relativo software) nonchè un gioco in grado di influire positivamente sull’economia dell’intero paese». Per l’ideatore di «Spesalotto» l’idea vincente del gioco «consiste coniugare il piacere del gioco alla soddisfazione di un bene primario e quotidiano: l’alimento». Il gioco non prevede vincite in denaro ma premi consistenti in prodotti alimentari. Inoltre, «Spesalotto» è sicuramente un ottimo deterrente per coloro che fanno del gioco una vera e propria mania, ossessione che sfocia in frustrazione, depressione e talvolta si traduce in una reale rovina economica. Ora quell’idea nata nel 2008 e formalizzata il 2010 di cui la stampa aveva parlato in varie occasioni, gli sembra essere stata «scippata» da Sisal che ha lanciato l’iniziativa per un primo mese (dal 25 giugno al 28 luglio): una sorta di sperimentazione per la successive verifiche.