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CASERTA: FINGE RAPIMENTO PER EVITARE SCUOLA, POLIZIA LA TROVA TRAMITE FACEBOOK


CASERTA, 31 MAGGIO 2011 (Casertasette) - Mezza giornata fuori e poi il ritrovamento avvenuto nella stazione di Napoli. In tutto 12 ore di tensione, ricerche e indagini fino a quando non è stata ritrovata, grazie alla segnalazione di una vicina di casa. Gli agenti agenti della polizia ferroviaria l’hanno trovata seduta su una panchina della stazione ferroviaria di Napoli ed accompagnata in commissariato prima di fare rientro a Montedocoro, dove abita. Per i parenti di Maria T., 16 anni ad agosto, studentessa del secondo anno di Ragioneria, l’incubo è finito intorno alle 21, un paio di ore dopo l’affissione di alcune locandine, con il volto della ragazza e l’indicazione dell’abbigliamento indossato, lungo le strade della frazione di Maddaloni e dei centri vicini. A lanciare l’allarme è stata la ragazza, intorno alle 9, con due sms. Il primo inviato alla sorella («Aiutami mi hanno presa»), il secondo al fidanzato, uno studente di 17 anni («Sono nel cofano di un’auto»). Quando il telefonino è stato spento era agganciato a una cella di Casoria (nell’area in cui passa il treno), a una trentina di chilometri di distanza dalla sua abitazione da dove avrebbe dovuto raggiungere la scuola. Nessun grillo per la testa hanno detto di lei ai dirigenti del commissariato di Maddaloni, prima di essere ascoltati in Procura, i genitori. Identico il tenore delle dichiarazioni dei docenti: la ragazza, la sera precedente rimproverata dai genitori per un piccolo ritardo nel rientrare a casa, contava sulle ultime interrogazioni per evitare debiti. Gli investigatori, con l’aiuto della polizia postale, hanno monitorato il profilo su Facebook e cominciato a studiare i tabulati telefonici. Si è indagato a tutto campo fino al ritrovamento. Agli inquirenti ha raccontato di essere stata fermata da due stranieri, fatta salire in auto e accompagnata e legata in un casolare da cui sarebbe riuscita a fuggire. Poi messa alle strette, in lacrime, ha raccontato di aver inventato tutto a quanto pare per spaventare il padre.

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