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PASSAPAROLA SU MOZZARELLA, GOMORRA E CRIMINE DIVENTA SCOOP IBRIDO DI WIKILEAKS


CAMPANIA, 13 DICEMBRE 2010 - (Casertasette) - Il Sud "afflitto" dalla piaga della criminalita' organizzata, che "come dice Roberto Saviano" ha intrecci con le "aziende del nord", la camorra in Campania che fa affari anche con "importazioni low cost" di cibo avvelenato da pesticidi e batteri, in un Paese in cui "i politici e la Chiesa" fanno poco contro la mafia: e' la fotografia scattata dal console generale americano a Napoli, J. Patrick Truhn, nei dispacci 2008 pubblicati da Wikileaks, nell'analisi americana sul crimine in Italia, che - rivelano fonti italiane - e' stata portata avanti anche con l'impegno attivo di uomini della Cia e del Fbi. "Non commento i commenti e preferisco rispondere con i risultati" ha replicato il ministro dell'interno, Roberto Maroni, a chi gli chiedeva un giudizio sulle analisi del console americano di Napoli pubblicato dal sito di Julian Assange. In Campania, ha scritto il diplomatico americano nel giugno 2008 dopo una serie di incontri nel Sud d'Italia, circa "due terzi" dei panifici della regione - dove "si cuoce il pane con materiali tossici" - sono in mano alla criminalita'. A Caserta, "le fabbriche illegali che fanno mozzarella usano latte in polvere boliviano". Addirittura - rivela un ufficiale dei carabinieri di Napoli a Truhn, secondo quanto scrive lo stesso diplomatico - i camorristi immettono sul mercato prodotti con marchi made-in-Campania che celano importazioni di "mele cariche di pesticidi della Moldova" oppure di "sale del Marocco infestato da E. coli", il temibile escherichia coli. Ma il cerchio e' piu' ampio, spiega al diplomatico Roberto Saviano, "bussola nella lotta alla mafia", il traffico di rifiuti tossici "coinvolge virtualmente quasi tutte le aziende del nord". Rivelazioni che incontrano il consenso di don Luigi Merola, il parroco di Forcella passato alle cronache per la sua attivit… contro la camorra che commenta: ''il rapporto del console Š la perfetta radiografia di quando accade al Sud". E spingono l'assessore regionale all'Agricoltura della Campania, Vito Amendolara, a chiedere di "fare luce". Il procuratore di Napoli, Giovandomenico Lepore, precisa invece che "da nessuna indagine in corso risulta che clan camorristici abbiano importato dalla Moldova mele ai pesticidi e dal Marocco sale contaminato''. Intanto, forse per la prima volta dalla pubblicazione dei file di Wikileaks, le persone citate confermano la versione americana. "Si', ci siamo incontrati, e gli ho detto esattamente quelle cose", spiega all'ANSA il giornalista Lirio Abbate, uno dei 'sotto scorta' consultati dal diplomatico Usa, a cui ha consegnato giudizi al vetriolo: "Cosa nostra non e' in declino, e tutti i partiti politici siciliani hanno collusioni", dice nel giugno 2009 il giornalista a Thrun che commenta "si tratta di osservazioni fatte proprie dai procuratori di Caltanissetta". Tra le fonti del diplomatico americano ci sono religiosi sotto scorta per la loro lotta al crimine organizzato, cos come Saviano o lo stesso Abbate, ma anche magistrati, prefetti, in un tour davvero ragguardevole del diplomatico Usa al Sud, in particolare in Campania, in Calabria ( "una regione debole, un salasso per l'economia italiana") e in Sicilia. Un console preoccupato anche dal fatto che "nel sud Italia ci sono pochi grandi investimenti americani rispetto al resto del Paese, alla fine, i costi della criminalit… organizzata vengono avvertiti, direttamente o indirettamente, da quasi ogni cittadino italiano". Una analisi approfondita sul crimine organizzato. Una analisi anche di intelligence, rivela all'ANSA una delle persone contattate dagli Stati Uniti: "Oltre ai colloqui con il console ci sono stati numerosi incontri anche con agenti della Cia e dell'Fbi''. Gli agenti americani ''hanno chiesto - spiega ancora la fonte - informazioni dettagliate e specifiche, anche su altre questioni''. Insomma, rivela ancora, "se il sito di Assange metter… online altri file sulla criminalit… organizzata in Italia Š indubbio che vi saranno altri contenuti interessanti e che probabilmente i politici italiani faranno altre brutte figure, almeno agli occhi degli statunitensi". I cable di Wikileaks da Palermo, secondo i conti di Der Spiegel sono 19, cinque quelli finora pubblicati.

Mantovano: 'Ma che ne sa il console della lotta al crimine organizzato?

ROMA, 13 GEN - "Senza entrare in polemica con note interne, risalenti a più di due anni fa, relative alla diplomazia di un'altra Nazione sarei lieto, di conoscere che cosa oggi il Console Usa a Napoli scrive ai suoi superiori a proposito del lavoro di contrasto alla camorra svolto negli ultimi due anni a pochi chilometri dalla sua residenza, in provincia di Caserta, e nell'intera area campana". Così il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano, commenta le nuove rivelazioni sull'Italia apparse su Wikileaks. "Sarei curioso, in particolare - aggiunge il sottosegretario - di sapere se adesso invia ai suoi superiori gli elenchi dei latitanti arrestati e dei beni sequestrati o confiscati, e se nelle informative opera una comparazione con i risultati di repressione degli anni precedenti". "Se ci fossero difficoltà nel reperimento dei dati - prosegue il sottosegretario - è sufficiente accedere ai siti ufficiali che ne danno conto: senza necessità di violare alcuna privacy informatica. Quanto poi all'interesse della mafia per gli investimenti e per le opere pubbliche, e in particolare per il Ponte sullo Stretto viene da dire: ma che novità, da sempre le organizzazioni criminali cercano di infilarsi dove ci sono soldi!". "Vi è però un ulteriore elemento - rileva Mantovano - che impone di aggiornare le informative datate 2008; negli ultimi due anni sono state introdotte norme che permettono di arrivare 'prima': lo attestano le indagini, con arresti, che hanno riguardato la ricostruzione in Abruzzo ed Expo 2015. Ciò - conclude - garantisce che oggi il contrasto non arriva a opera realizzata (male), ma permette di intervenire già al primo manifestarsi del tentativo di infiltrazione".

 
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