CASERTA, 19 LUGLIO 2010 "Questa nostra Terra benedetta da Dio e' stata abbandonata e disprezzata dagli uomini. La Campania felix terra di vita e' diventata terra di morte e di sofferenza per l'aumento dei tumori connessi al forte inquinmento. L'aumento dei tumori in provincia di Caserta e Napoli e' frutto di un sistematico e ricorrente disprezzo della vita umana e di una completa disaffezione verso la protezione dell'ambiente". Lo denuncia il teologo Antonio Rungi. "Basta con la strage silenziosa che fanno i tumori", invoca il sacerdote passionista a nome dei "profondamente amareggiati cittadini di questa meravigliosa terra campana". "Tanti bambini, giovani, adulti - sottolinea - oggi stanno lottando il mostro del tumore. Chiediamo alle autorita' politiche nazionali, regionali, ai medici, a quanti hanno il dovere di salvaguardare la vita e la salute della gente di attivarsi perche' la strage silenziosa si interrompa subito e i cittadini campani, soprattutto casertani e napoletani, si riapproprino della loro vita e della loro salute. Si fermi questo calvario del dolore della gente campana, con il coraggio di risanare tutti i siti e i luoghi inquinati per causa dell'immondizia, dei rifiuti pericolosi, per la scarsa cura nello smaltimento di tutto cio' che e' particolarmente nocivo alla salute dei cittadini e dei bambini". Per padre Rungi, e' necessario attivare "un monitoraggio continuo delle fonti di inquinamento, quali le auto, il traffico, i depuratori, le discariche, gli inceneritori, tutto il sistema di smaltimento che a quanto sembra in Campania non ha funzionato e continua a non funzionare per niente". "In nome di Dio, della sensibilita' umana che caratterizza la gente napoletana e casertana, non facciamo soffrire per causa nostra - conclude - bambini, giovani, adulti ed anziani per la scarsa cura che mettiamo nella difesa della salute e per la salvaguardia del creato".