CASERTA, 13 MAGGIO 2010 - La procura di Bari vuole processare con rito immediato l'ex direttore generale della Asl Bari, Lea Cosentino, e altre otto persone coinvolte in un'indagine sulla gestione della sanita' pugliese. Con la richiesta di rito alternativo la procura, che ritiene le prove raccolti evidenti, salta l'udienza preliminare e sottopone gli atti direttamente al giudice del dibattimento. La richiesta e' stata depositata nell'ufficio del gup che dovra' fissare la data del dibattimento e valutare eventuali richieste di rito abbreviato delle difese. Le accuse - diversi episodi di falso e peculato - riguardano il concorso ritenuto truccato a direttore medico della struttura complessa di allergologia e immunologia dell'ospedale di Altamura (Bari), e la bonifica di alcuni uffici della Asl Bari dalla presenza di eventuali microspie installate dai magistrati. Per questi fatti Cosentino, ribattezzata dai media 'Lady Asl', e' agli arresti domiciliari dal 14 gennaio scorso. Per la bonifica degli uffici della Asl, costata 72mila euro, la procura ipotizza, a vario titolo, i reati di peculato e falso per Cosentino, che dispose i controlli, per l'imprenditore Antonio Coscia, che compi' le bonifiche, e per il direttore patrimonio della Asl, Antonio Colella, che liquido' parte del compenso. I fati risalgono al 2008. Lady Asl e' accusata di falso - assieme a medici componenti della commissione esaminatrice e a funzionari dell'azienda sanitaria - anche nell'altro filone d'indagine relativo alla falsificazione del concorso a primario di allergologia di Altamura. I fatti si riferiscono al 2007. Per questa vicenda la procura ha chiesto il processo con rito immediato per Cosentino, per il primario di allergologia dell'ospedale di Caserta, Agostino Cirillo, per l'ex direttore sanitario della Asl Bari, Giuseppe Lonardelli, per il primario di allergologia di Civitanova Marche, Stefano Pucci, per il medico di allergologia del policlinico di Bari Eustachio Nettis, per Leonardo Digirolamo, dirigente dell'ufficio legale dell'Asl Bari, e per Vito Modesto Mastrangelo, funzionario dell'Azienda sanitaria locale.