TEANO (Caserta), 15 dicembre 2009 - La CGIL FP di Caserta ha ripetutamente espresso la propria posizione di contrarietà all’inutilizzo della struttura ospedaliera di Teano. Anzi, pur in presenza del piano ospedaliero, che ne prevede la trasformazione in ospedale di comunità, la CGIL FP di Caserta ritiene opportuno e doveroso, attesa anche l’esigenza della popolazione, che l’attività di assistenza sanitaria debba continuare ad essere svolta, in considerazione dell’imponente opera di ristrutturazione e ammodernamento a cui il nosocomio è stato sottoposto. Muovendo da quest’ottica, quello dell’utilizzo razionale delle strutture, insieme a CISL e UIL provinciali, si attende di discutere con il Commissario sulla riorganizzazione dei servizi sanitari dell’ASL Caserta. È questo il percorso delineato ed è in ragione delle risposte che si avranno dal Commissario che le OO.SS. provinciali, delle quali fanno parte tutte strutture sindacali dei singoli territori, decideranno l’atteggiamento e le iniziative da assumere. Pertanto sono destituite di ogni fondamento le accuse rivolte alla CGIL FP di Teano di disimpegno rispetto alle sorti dell’Ospedale. Circa le deliranti affermazioni, poi, in merito a incarichi e promozioni che sarebbero state ottenute da rappresentanti locali della CGIL FP, è evidente che si parla di ciò che non si conosce: nessun incarico di coordinatore è stato attribuito perché il rappresentante sindacale locale, Maione Giuseppe, è già coordinatore incaricato formalmente dall’Azienda da anni. Inoltre, è figura apicale di comparto: quale promozione può avere chi è già all’apice? La evidente strumentalità di tali accuse tradisce il pensiero spiccatamente antidemocratico di chi le formula, pari solo alla bassezza degli argomenti usati e alla palese incompetenza in materia contrattuale. Augurandosi di aver fornito ogni elemento di chiarezza, la CGIL FP di Caserta ribadisce il proprio impegno nel porre in essere, insieme a CISL e UIL, ogni iniziativa tesa a realizzare un sistema sanitario provinciale razionale, improntato alla qualità e all’efficacia, in cui il diritto alla salute del cittadino sia garantito al massimo livello possibile.