CASERTA, 4 DICEMBRE 2009 - Si è svolto stamane il giudizio abbreviato a carico di Carlos Alberto De Vecchi , cittadino italo-brasiliano di 49 anni, dimorante in Caserta, accusato di avere molestato per diversi anni una donna casertana P.V. di 48 anni, e per questo detenuto agli arresti domiciliari. Sia il commesso che la donna lavoravano in due distinti negozi ma vicini negozi del centro del capoluogo.
Il De Vecchi in maniera ossessiva e continuativa pedinava la donna, Le recapitava centinaia di lettere di amore, CD musicali, DVD, fiori, quadri, cioccolata, ed altro. Le telefonava incessantemente, Le rivolgeva espressioni possessive del tipo "ti assalgo, sei solo mia, tutta mia, sei la mia fidanzata, è quello che voglio da te", "non ti perderò, sarai mia, sarò tutte le domeniche al parco della Reggia e ti aspetterò lì", "non ti perderò, finalmente ti ho trovata, sarai mia, tutta mia, solo mia". L'Avv. Alberto Martucci difensore della donna costituitasi parte civile nella sua arringa ha chiesto una pena dura, allertando il Magistrato sulla possibilità che l'imputato, accecato dalla persecuzione d'amore, una volta libero possa continuare a molestare la persona offesa. Il Giudice Monocratico del Tribunale di Caserta, Dott.ssa Paola Coronella, ha inflitto una pena severa al De Vecchi condannandolo - nonostante la riduzione per il rito abbreviato - a due anni e due mesi di reclusione. De Vecchi, difeso dall'avvocato Paolo Dell'Aquila, si è sempre difeso sostenendo che questo tipo di approccio è tipico del corteggiamento della donna, cosi come avviene in Brasile. Circostanza evidentemente non ritenuta sufficiente dal giudice per una assoluzione o una pena più mite.
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