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CAMORRA & CASALESI: MAXI SEQUESTRO DA 120 MILA EURO, VILLE DI LUSSO E MOTO


CASERTA, 25 NOVEMBRE 2009 - Ville faraoniche con mega parco e piscine, intere concessionarie con moto costosissime, partecipazioni societarie. E' un tesoro di ben 120 milioni di euro quello sequestrato oggi al clan dei Casalesi, e che fa seguito a quello di ieri altri 50 milioni ad altre cosche del Casertano: in due giorni, insomma, beni mobili ed immobili per un valore di oltre 170 milioni di euro, ritenuti acquisiti riciclando i proventi di estorsioni, traffici ed attivita' illecite, sono stati sequestrati ad esponenti di primo piano, a gregari e prestanome dei clan camorristici operanti nel casertano. La Direzione investigativa antimafia di Napoli di Napoli, nell'ambito dell'operazione denominata Faraone', prendendo spunto dalle dimore faraoniche finite sotto il tiro della magistratura, ha eseguito tre provvedimenti di sequestro emessi dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) nei confronti di 19 imprenditori, incensurati, del Casertano. Sono ritenuti prestanome di tre clan, componenti la fazione dei Casalesi capeggiata da Francesco Bidognetti, detto 'Cicciotte e mezzanotte', quella che fa capo a Michele Zagaria, uno delle due primule rosse dell'organizzazione, latitante da oltre 13 anni, nonche' i Belforte di Marcianise. Alla cosca di Marcianise, guidata dai fratelli Salvatore e Domenico Belforte, in carcere ormai da tempo, la Dia ha sequestrato ha sequestrato oltre 80 immobili tra cui interi stabili con decine di appartamenti tra cui, a Capodrise, comune confinante con Marcianise, il 'Parco Irene 2', composto da 34 appartamenti, 6 negozi, 13 garage. E ancora, una villa faraonica al 'Parco delle Vacche', nella localita' 'Vaccheria', poco distante dal borgo settecentesco di s.Leucio, costituita da tre livelli, con un ampio parco di circa 3.500 metri quadrati e piscina. La villa ed altri immobili sono risultati intestati all'imprenditore immobiliare di Marcianise, Salvatore Tartaglione e ad alcuni familiari, incensurato, ma considerato dagli investigatori il principale referente degli interessi economici del gruppo Belforte, che per conto del clan effettuava investimenti anche attraverso la partecipazione ad aste giudiziarie per acquisire immobili a prezzi di mercato particolarmente vantaggiosi. Ci sono poi una villa in costruzione di oltre 2.000 metri quadrati, a Porto San Paolo in Sardegna, 52 rapporti finanziari e denaro contante per oltre due milioni di euro. Tra i beni sequestrati ai Casalesi, attraverso alcuni prestanome tra cui Antonio Santamaria e Luigi Tamburrino, cugino di Francesco Bidognetti, figurano la concessionaria Honda di Parete, con all'interno oltre 70 motociclette di grossa cilindrata della casa giapponese. La concessionaria 'Tamburrino Motors', per volume di affari e numero di vendite, e' ritenuta la prima concessionaria di motoveicoli Honda in Campania. Sequestrata anche la concessionaria 'Autoccasioni Tamburrino' di Luigi D'Alessio, dove gli investigatori hanno trovato oltre 50 autovetture di grossa cilindrata di varie marche. Insomma, non si ferma la guerra ai clan. Ieri tra Maddaloni e Caserta, in esecuzione di provvedimenti del Tribunale di Napoli, su richiesta della DDA partenopea, erano stati sequestrati beni per un valore di 50 milioni di euro ritenuti nella disponibilita' di esponenti di una cosca, operante nella zona che tentava di riorganizzarsi dopo essere stata disarticolata da oltre 35 arresti tra capi e gregari.

 
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