ROMA, 10 NOVEMBRE 2009 - Erano realizzati con colli di pelle di procione provenienti dalla Cina e recavano una falsa etichettatura made in Italy per coprire quella originale made in China, gli oltre 600 giubbotti da donna sequestrati questa mattina dagli agenti del Corpo forestale dello Stato nel corso di una vasta operazione nel Lazio, in Puglia e in Campania. In particolare i Forestali hanno messo al setaccio i capi d'abbigliamento esposti presso 14 esercizi commerciali della Capitale fra cui tre punti vendita in via del Corso, la frequentatissima strada dello shopping romano. Il procione e' una specie originaria del Nord America e le sue pelli, come quelle di altri animali da pelliccia massicciamente utilizzati nell'industria della moda italiana ed europea, provengono spesso da pratiche di cattura illegali mediante tagliole e bracconaggio. Una rigida legislazione europea vieta l'importazione di queste pellicce se non e' dimostrata la provenienza da allevamenti autorizzati. L'operazione, coordinata dalla Sezione investigativa Cites di Roma del Corpo forestale dello Stato, ha visto impegnati oltre settanta Forestali appartenenti ai Comandi Provinciali di Roma, Rieti, Viterbo, Latina, Frosinone, Bari e Caserta nonche' il personale dell'Agenzia delle Dogane di Fiumicino.
|