Pepsi Caserta batte Scavolini Spar Pesaro 95-81
(21-25) (42-49) (67-65) (95-81)
CASERTA, 7 NOVEMBRE 2009 - Caserta sogna per l’ennesima grande prestazione della Pepsi, capace di scrollarsi di dosso ogni paura in cima a 40 minuti di tensione e difficoltà in casa contro la Scavolini e di ritrovarsi, sebbene solo per lo spazio di poche ore, in vetta alla classifica di Lega A con 8 punti in cinque gare. L’anticipo di campionato del PalaMaggiò termina 91-85 ma il risultato non deve trarre in inganno: i marchigiani hanno condotto a lungo la partita, specie nella prima parte. Il capolavoro dei bianconeri, privi di Kavaliauskas e con un Doornekamp a mezzo servizio, si è concretizzato tra il terzo e l’ultimo quarto.
La vittoria contro i pesaresi giunge in coda ad una serata vissuta sul filo delle emozioni forti anche fuori dal campo. Un anno fa, la stessa partita (al PalaMaggiò sarebbe dovuta scendere in campo proprio Pesaro), fu rinviata a causa del lutto che colpì la Juvecaserta. A perdere la vita quella domenica mattina furono il dirigente delle giovanili della Juve, Manuela Gallicola, il vice allenatore della squadra under 15, Gianluca Noia, il play di quella formazione, Paolo Mercaldo ed il papà di questi, Luigi, tutti morti a seguito di un incidente stradale all’altezza dello svincolo di Buccino della Salerno-Reggio Calabria sulla strada della trasferta di Potenza.
Il PalaMaggiò ha tributato ai suoi “4 angeli” un pensiero commosso e, su iniziativa della Fondazione “Le 4 stelle” si è dato il via ad una raccolta di fondi che dovrà sostenere le iniziative della Fondazione ed contribuire all’acquisto di macchinari che restituiranno la possibilità di potersi muovere liberamente, una volta a casa, ad un altro giovane della squadra under 15 rimasto gravemente ferito nello stesso incidente e bisognoso di cure particolari. La vittoria su Pesaro è stata dedicata alle vittime dell’incidente di Buccino.
A riavvolgere il film della partita Caserta soffre la partenza sprint del quintetto ospite. In un amen è sotto 2-8, che saranno 4-16 e addirittura 6-20. E sono trascorsi solo poco più di 4 minuti, nei quali Pesaro piazza un 7 su 9 dal perimetro con due triple a testa di Hicks e Green. Caserta, che parte con Martin in quintetto, risale poco alla volta la china con Di Bella che taglia un paio di volte in due la difesa e arriva fino in fondo, lo stesso Martin dalla media ma soprattutto per merito di Jones. Al 6’ la Pepsi è a – 5 (15-20). Comincia adesso un’altra partita e Dalmonte rischia anche Williams, a secco di gare da 6 mesi, mentre richiama Green sulla panca perché già gravato di due falli. La prima sirena vede il risultato fissato sul 21-25.
Si riparte con Michelori che trasforma un gioco da 3 e la Juve è a -1. A suggellare il successo della rimonta è Di Bella dalla lunetta (26-25 al 1’). La Pepsi adesso c’è davvero. Green mette dentro il terzo tentativo su tre da oltre l’arco e riporta avanti la Scavolini, sul ribaltamento di fronte Koszarek lo costringe però al terzo fallo e l’ex Avellino è costretto di nuovo a sedersi. Gli adriatici però mostrano di aver superato il black out in difesa: le maglie si stringono di nuovo e al 4’ sono avanti di nuovo di 7 (30-37) con Shaw che chiude benissimo un gioco a due. Sacripanti rischia allora il febbricitante Doornekamp (che però non avrà un impatto positivo) e prima Michelori, poi Koszarek ricuciono (36-37 al 6’). Ebi Ere da 3 restituisce il vantaggio ai bianconeri (41-40 all’8’) che, però, realizzeranno un solo punto fino alla sirena tornando a soffrire le transizioni di Pesaro. Nelle fasi successive la Scavo Spar è di nuovo capace di trasformare in oro ogni palla recuperata (la Pepsi ne avrà perse 15 nei primi 20 minuti) con Williams e soprattutto con un Hicks ispiratissimo (17 punti in 20’). Si arriva al riposo lungo sul 42-49.
Ti aspetti un ritorno di Caserta ad inizio terzo quarto ed invece è Pesaro che allunga ancora con Green (sempre da 3!!!) e Sakota (42-54 al 1’). Il successivo parziale di 8-0 per i bianconeri è favorito dalla determinazione di Bowers e, ancora, di capitan Di Bella. Dopo 4’30” è 50-54 e Dalmonte cerca di bloccare l’emorragia di disattenzioni rifugiandosi in time out. Dopo 6’10” è perfetta parità (56-56) con Ere che trasforma un’azione da 4 (tripla più tiro aggiuntivo) e un minuto e mezzo dopo Caserta è avanti con 4 consecutivi punti di Martin che replica a Van Rossom sempre da tre (60-59). Un tiro di Bowers regala a fil di sirena il primo quarto tagliato in vantaggio da Caserta (67-65).
Caserta sale al primo massimo vantaggio con una tripla di Di Bella dopo 1’15” (71-67), ma l’ultimo quarto si apre anche con la classe di Hicks che colpisce ancora dalla lunga mettendo dentro il 26esimo punto. Sul parquet c’è una tensione palpabile, è battaglia su ogni pallone. Dalmonte si gioca il momento cruciale per un bel po’ con Shaw da 5 per il quarto fallo di Williams (che sarà rimandato in campo negli ultimi 4’) e anche Green non sembra essere più incisivo. Frattanto la Pepsi arriva ad un vantaggio che con il passare dei minuti diventa significativo (79-72 con Bowers ed il solito Michelori) a 4’30” dalla fine. Koszarek ed Ere dilatano il margine con grande precisione (il nigeriano fa un coast to coast da applausi) ed è 83-72 a 3’20” dalla fine. Gli ospiti si scuotono ma i tentativi di riavvicinarsi sono frustrati da Jumaine Jones: due bombe consecutive dell’ex Nba tengono Pesaro a distanza di sicurezza (89-78 a 2’15” dal termine). E’ Bowers qui a prendere la squadra per mano (93-70) a 1’10” dalla fine, con Michelori che piazza la sua seconda stoppata della serata in difesa. Finisce in tripudio (95-81) per i bianconeri, che agguantano il primato anche se solo per una notte.
Anche se il punteggio sul tabellone non lo dimostra è stata dura. La Juve di quest’anno, però, ha una marcia in più.
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