Oggi il quotidiano Roma - a poche ore dalla trasmissione Anno Zero andata in onda ieri senza contraddittorio - rivela che il gip del tribunale di Napoli dovrebbe decidere sull'arresto del viceministro dell'Economia. Appena ieri, un lancio di Casertasette aveva informato su una voce insistente circolata ieri nelle redazioni circa un presunto arresto di Cosentino
vedi qui
CASERTA, 6 NOVEMBRE 2009 - «Devo constatare, con profondo rammarico e grande sconcerto, che ancora una volta alcuni organi di stampa pubblicano notizie di iniziative giudiziarie nei miei confronti. Ciò rientra - come ho già avuto modo di sottolineare - in una gravissima, persistente, pervicace diffamatoria campagna volta alla delegittimazione della mia persona, peraltro in coincidenza con importanti decisioni legate al mio ruolo politico». Lo dice Nicola Cosentino, coordinatore regionale del Pdl della Campania e sottosegretario all’Economia, in merito alle notizie diffuse dal quotidiano «Il Roma» su iniziative giudiziarie che potrebbero essere adottate nei suoi confronti.
«IO VITTIMA» - Cosentino è stato indicato come possibile candidato del Pdlalla presidenza della Regione Campania. «Sono vittima - e di ciò chiederò conto nelle sedi opportune - di una macelleria mediatica senza precedenti, di un imbarbarimento della lotta politica che mai aveva toccato tali livelli. Ancora ieri sera, sono stato oggetto di attacchi concentrici durante un programma giornalistico della televisione pubblica, "Annozero", con la diffusione di notizie assolutamente false sulla mia persona e sulla mia famiglia, senza che - aggiunge - avessi peraltro alcuna possibilità di replica e in violazione dei più elementari principi di civiltà giuridica e di etica giornalistica».
«VIOLATO SEGRETO d'INDAGINE» - «Sottolineo che finora - conclude Cosentino - è stato ripetutamente violatoil doveroso segreto d’indagine e che nulla a me è stato mai comunicato in nessuna forma e in nessuna sede, ribadisco la mia doverosa fiducia nella magistratura, auspicando che siano individuati e perseguiti con assoluto rigore tutti quei soggetti che hanno determinato la diffamatoria campagna in atto».
ALTRI SETTE - Sarebbero altri sette gli indagati nell'ambito dell'inchiesta che vedrebbe coinvolto il sottosegretario all'Economia. Si tratterebbe di figure eminenti e volti noti, della politica e della pubblica amministrazione. Funzionari, dirigenti dello Stato e politici. Il collegamento tra loro corre sul filo Napoli-Caserta. Secondo quanto riferisce «Il Velino», la Procura sarebbe comunque intenzionata a impugnare un eventuale rigetto delle richieste avanzate. Intanto l'avvocato Stefano Montone, legale di Cosentino con Agostino De Caro, interpellato proprio da «Il Velino» dice: «Ritengo che a fronte delle dichiarazioni dei pentiti, la procura sia stata costretta ad avviare indagini sul mio assistito, anzi se non lo avesse fatto sarebbe stata omissione». Che però puntualizza: «Non capisco perché la Procura non ha accolto la nostra richiesta di essere ascoltati. Abbiamo consegnato l'istanza nelle mani del procuratore capo ma non ci hanno mai chiamato».
|