CASERTA, 5 NOVEMBRE 2009 - La polizia postale e delle comunicazioni di Catania ha eseguito numerose perquisizioni domiciliari in varie città d'Italia nei confronti di 18 soggetti italiani indagati per divulgazione di video pedo-pornografici mediante la rete internet. Nel corso delle perquisizioni è stato compiuto un arresto in flagranza a Chioggia. L'indagine della polizia postale di Siracusa ha riguardato il contrasto della divulgazione di materiale pedo-pornografico su Internet tramite programmi di file sharing. In particolare, spiegano dalla polizia, gli indagati acquisivano e diffondevano sulla rete Internet video di pornografia infantile, utilizzando il software di file sharing E-Mule. L'arrestato, un impiegato trentenne, deteneva sul computer migliaia di video pedo-pornografici. Le indagini sono state compiute con attività sottocopertura finalizzata in principalmente alla ricerca di filmati pedo-pornografici, con il coordinamento del Centro Nazionale di Contrasto della Pedo-pornografia On-line (Cncpo) di Roma. Le città interessate dalle perquisizioni sono state: Bologna, Caserta, Catania, Frosinone, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Reggio Emilia, Terni, Torino, Trapani, Varese, Venezia. Numeroso il materiale informatico sequestrato durante le perquisizioni
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