CAPUA (Caserta, 4 luglio 2009) - Il giorno di Pasquetta fu ritrovato nel Volturno il cadavere di un albanese-protettore (ucciso da un imprenditore di Sessa e da una prostituta amanti che volevano continuare la loro storia senza il pappone). Oggi, il cadavere di un uomo, non ancora identificato, è stato trovato poco dopo mezzogiorno impigliato fra alcuni rami sul margine del fiume Volturno. La scoperta è avvenuta nel territorio di Brezza, vicino Capua, e non a Castel Volturno, come si era appreso in un primo momento. Sul posto sono arrivati i carabinieri della locale Compagnia, al comando del tenente Barone. Ad allertare i militari è stata una telefonata. Il cadavere dell’uomo, di razza bianca e maturo negli anni, si presentava in avanzato stato di decomposizione. Il medico legale fatto convergere sul punto del ritrovamento ha eseguito un esame esterno del cadavere che sulle prime sembra escludere particolari segni di violenza. Il magistrato di turno ha però voluto disporre ulteriori indagini sul cadavere. All’inizio della prossima settimana nell’istituto di Medicina legale dell’Azienda ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta sarà effettuata l’autopsia. L’avanzato stato di decomposizione del corpo lascia immaginare, secondo una prima ricostruzione degli investigatori, che l’incidente - o l’eventuale omicidio - si sia consumato diverse settimane fa. Solo l’esame autoptico, che accerterà anche la quantità d’acqua nei polmoni del cadavere, potrà stabilire se la morte è stata causata da asfissia per annegamento o se l’uomo, ucciso in altro luogo, è stato poi buttato nel fiume. I carabinieri hanno in queste ore inviato segnalazioni a tutte le compagnia e le stazioni della provincia di Caserta e del basso Lazio per accertare se nelle ultime settimane era stata denunciata la scomparsa di qualche persona, in modo da poter risalire all’indetità dell’uomo trovato morto.