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AUTORITA' BACINO LIRI, GARIGLIANO VOLTURNO: COMPETENZA SU 7 REGIONI


NAPOLI, 29 MAGGIO 2009 - Si amplia la competenza dell’Autorità di Bacino Liri, Garigliano e Volturno, proiettata verso quello che l’Unione Europea ridefinisce in Distretto Idrografico con un ambito territoriale di ben sette regioni: Abbruzzo, Molise, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria. Un territorio ampio e soggetto a divesi fenomeni di natura ambientale, dall’erosione delle coste alla gestione dei rischi idraulici e idrogeologici, dal trasferimento delle acque da regione a regione al governo delle risorse idriche. Tematiche di vitale importanza per l’intero Mezzogiorno su cui si sono confrontati scienziati, docenti universitari, tecnici ed esponenti del mondo Istituzionale locale e nazionale. “Abbiamo avviato un percorso di confronto e consultazione per la predisposizione del Piano di Gestione –sottolinea Vera Corbelli, segretario generale dell’Autorità di Bacino-, che intendiamo presentare rispettando i tempi al 31 dicembre prossimo. L’obiettivo comune è quello di fare un approfondimento tecnico giuridico a partire dalla legge 183/89 fino alle ultime direttive comunitarie, evidenziando i grandi passi in avanti che sono stati fatti rispetto allo studio e analisi del suolo e delle risorse idriche per arrivare ad una pianificazione complessiva”. Di particolare rilievo assume la fase della consultazione delle Istitutizione e delle parti interessate (privati, associazioni e organizzazioni di categoria), un confronto decisivo per arrivare al termine del percorso avendo raccolto tutte le indicazioni utili per la redazione del Piano di Gestione. L’apertura dei lavori è stata del senatore Massimo Veltri, protagonista di una serie di interventi legislativiin materia di suolo e risorse idriche, focalizzando l’attenzione sui punti avanzati della legge 183, strumento importante che ha avviato una fase nuova nella filosofia di approccio per qualsiasi intervento sul territorio. E nell’intricato groviglio legislativo in materia di tutela del territorio e delle risorse idriche è intervenuto Francesco Lettera dell’Avvocatura dello Stato, che ha ripercorso alcuni aspetti importanti dell’evoluzione giuridica in materia di ambiente “spesso sovrapposta tra quella delle regioni e del governo nazionale”.In rappresentanza della Presidenza del Consiglio dei Ministeri era presente Roberto Guercio, per il Ministero dell’Ambiente è intervenuto il direttore generale Mauro Luciani, che ha riportato l’attenzione sul piano politico di dover arrivare da qui ai prossimi mesi ed anni “ad una governance adeguata del territorio, che non è soltanto mettere insieme un po di carte. Occorre ascoltare le comunità locali e soprattutto evitare percorsi basati sull’emergenza”. Nel corso del seminario svoltosi presso il Crowne Plaza, una denuncia forte sui gravi rischi che corrono le coste dell’intero Mezzogiorno è venuta da Michele Di Natale “la grande parte delle popolazioni vivono sulla fascia costiera portando con se implicazioni di varia natura sia rispetto ai fenomeni di inquinamento che di erosione del suolo, ed è per questi motivi che occorre una specifica pianificazione idraulica marina anche per regolamentare la realizzazione di porti turistici, troppi nati senza regole anche dove le condizioni naturali lo sconsigliano”. In materia di suolo e risorse idriche la tecnologia ha rappresentato uno strumento decisivo per la modernizzazione della rete di monitoraggio e controllo “siamo all’avanguardia nel mondo per le tecnologie satellitari –ha commentato Leonardo Cascini, intervenuto sul rischio frane-, dagli studi scientifici avviati dai Borboni all’uso del satellite per monitorare le frane. In particolare sugli oltre duecento comuni definiti a rischio frane, con un piano di intervento preventivo si possono ridurre a circa trenta quelli particolarmente esposti, attuando interventi che richiedono circa 2 miliardi, una spesa molto ridotta rispetto ai 20 annunciati”. Sono interrvenuti, inoltre, Giuseppe Gavioli e Giovanni Iannelli che ha coordinato i lavori del seminario conslusosi con una tavola rotonda.

 
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