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RACCOLTA DIFFERENZIATE, ISTAT: IN PROVINCIA DI CASERTA SOTTO IL 10 PER CENTO


CASERTA, 8 MAGGIO 2009 - La raccolta differenziata ha maggiore successo nei piccoli centri Roma, 8 mag. (Apcom) - Nei grandi comuni, con più di 250.000 abitanti, la discarica è la destinazione principale dove vengono smaltiti il 64,5% dei rifiuti, mentre in quelli più piccoli, con meno di 250.000 abitanti, viene conferito il 47,6%. La raccolta differenziata, presupposto per una migliore gestione dei rifiuti e per un minor ricorso allo smaltimento in discarica, è praticata con maggiore successo nei piccoli centri, molti dei quali fanno ricorso anche alla modalità del porta a porta. Tra i grandi comuni, Milano è l'unico che recupera più del 40% dei rifiuti urbani raccolti e che non ricorre allo smaltimento in discarica. Seguono Torino, dove si recupera il 31,4% dei rifiuti, Firenze con il 30,1% e Venezia con il 26,7%. In tutti gli altri grandi comuni, le percentuali di recupero sono al di sotto del 25% e raggiungono il minimo a Catania (4,4%) e Palermo (4,1%). I due capoluoghi siciliani, insieme a Bari, Roma, Napoli e Genova fanno registrare quote di rifiuti smaltiti in discarica maggiori dell'80%. Venezia e Bologna risultano essere gli altri grandi comuni, oltre Milano, in cui la discarica non è la destinazione principale per i rifiuti urbani, a favore invece degli inceneritori . Considerando congiuntamente le operazioni per il recupero di materiale e il compostaggio, i comuni capoluogo di provincia che nel 2007 hanno riciclato le maggiori quote (oltre il 50%) di rifiuti urbani sono: Perugia (76,6%), Cuneo (71,2%), Verbania (70,8%), Novara (70,6%), Parma (63,7%), Asti (61,6%), Tortolì (59,8%), Villacidro (58,2%), Udine (57,9%), Belluno (55,9%), Lecco (53,6%), Rovigo (53,1%), Terni (52,5%), Sanluri (52,1%), Brescia (51,2%), Trento (50,5%), Gorizia (50,4%) e Milano (50,2%). Di questi comuni, Udine, Terni, Brescia e Trento sono quelli che hanno superato il 50% proprio nel 2007. Villacidro è il comune che registra l'incremento maggiore rispetto al 2006, anno in cui recuperava solo il 25% dei materiali. Tutti gli altri 13 comuni risultavano già virtuosi, con oltre il 50% dei rifiuti recuperati anche nel 2006. Tra i comuni capoluogo di provincia che recuperano invece meno del 50% dei rifiuti urbani raccolti, gli incrementi maggiori rispetto al 2006 si registrano a Tempio Pausania, che passa dal 18,4% al 35,7%, Macerata (dal 35,2% al 48,8%), Latina (dal 10,9% al 23,5%) e Alessandria (dal 19,3% al 29,6%). Infine, in 16 comuni (Vibo Valentia, Caserta, Oristano, Frosinone, Messina, Palermo, Taranto, Isernia, Catania, Enna, Siracusa, Iglesias, Caltanissetta, Foggia, Salerno e Lecce) si registrano ancora percentuali di recupero inferiori al 10%. In base alla normativa comunitaria e nazionale, le pubbliche amministrazioni, nell'ambito della gestione dei rifiuti, devono promuovere iniziative per ridurne lo smaltimento finale in discarica, che deve rappresentare la fase residuale del ciclo di vita degli stessi. Nonostante ciò - sottolinea l'Istat - nel 2007, in 15 comuni capoluogo di provincia è stato avviato in discarica oltre il 90% del totale dei rifiuti urbani raccolti sul territorio comunale. Di contro, ci sono 8 comuni (Verbania, Tortolì, Lecco, Milano, Piacenza, Lodi, Lanusei, Vercelli) per i quali non si registrano rifiuti avviati in discarica. Rispetto al 2006, miglioramenti più marcati si registrano per Villacidro (-33,2 punti percentuali), Cagliari (-33,1), Tempio Pausania (-17,4), Latina (-12,6), Livorno (-11) e Alessandria (-10,7). Negli ultimi anni - evidenzia tra le conclusioni l'Istat - è cresciuta l'attenzione al problema della gestione dei rifiuti, a causa delle continue emergenze che si sono registrate in diverse aree del Paese. Anche a livello normativo, sia comunitario sia nazionale, sono state emanate nuove leggi, atte a regolare tutti gli aspetti correlati al ciclo di vita dei rifiuti. Per tutto il periodo in esame, dal 200 al 2007, l'Istat registra un andamento positivo nella gestione dei rifiuti. Nel 2000, 374,3 kg per abitante di rifiuti urbani sono stati smaltiti in discarica, 94,5 kg per abitante sono stati avviati in impianti per il recupero, 77,2 kg per abitante sono stati inceneriti e 23,2 kg per abitante sono stati recuperati in impianti per il compostaggio. Nel 2007, in discarica sono stati conferiti 352,2 kg per abitante, sono stati recuperati 132,7 kg per abitante, sono stati inceneriti 102,2 kg per abitante e sono stati avviati al compostaggio 36,9 kg per abitante. Rispetto al 2000, quindi, i comuni capoluogo di provincia, nel loro insieme, hanno ridotto il ricorso alla discarica (-9,3 punti percentuali), avviando maggiori quantitativi agli impianti di recupero (+4,7), di incenerimento (+2,8) e di compostaggio (+1,8).

 
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