Venerdì 12 marzo a Caserta secondo appuntamento di “Arte in Terra di Lavoro: Ricognizione 2004”, il progetto culturale ideato dal presidente provinciale dell’Associazione “Alfredo Guida-Amici del Libro”, Giorgio Agnisola. Alle ore 18 nella sala conferenze del Centro dei servizi sociali e culturali “Sant’Agostino” (l.go San Sebastiano, Caserta) il critico Massimo Sgroi incontra Enrico Damiano e Nicola Pascarella. Ogni appuntamento, infatti, è animato da un critico d’arte residente sul territorio che presenta due artisti casertani, uno giovane e l’altro più maturo e affermato. La discussione verte sia sulla attività degli artisti (nell’occasione saranno esposte su cavalletti alcune loro opere), sia sul movimento artistico provinciale, analizzando lo stato di fatto, in ordine alle strutture esistenti, alla promozione culturale, alle iniziative in corso, alle prospettive future. “Il nostro obiettivo – sintetizza Agnisola, che coordina il ciclo di appuntamenti – è di favorire un dialogo costruttivo nell’ottica dello sviluppo culturale e sociale del territorio e, soprattutto, nell’interesse dell’arte stessa”. “Arte in Terra di Lavoro: Ricognizione 2004” – patrocinato dal Comune di Caserta e dagli Assessorati alla cultura della Provincia e della Regione Campania – prevede una serie di incontri, fino al mese di giugno, culminanti con un dibattito conclusivo e propositivo cui prenderanno parte artisti, critici, giornalisti, galleristi, operatori culturali, autorità e rappresentanti di istituzioni pubbliche e private. L’iniziativa, infatti, intende proporre un dibattito e una riflessione intorno al movimento artistico nel territorio casertano “al fine di superare divisioni e contrapposizioni e di presentare l’arte come occasione di confronto e di aggregazione – spiega Agnisola – e quindi come momento di crescita culturale”. Tra i critici protagonisti dei prossimi incontri saranno Salvatore Costanzo, Rosario Pinto, Tommaso Pisanti, Giuseppe Santabarbara, Carlo Roberto Sciascia, Carmine Simeone. “Ma intendo coinvolgere anche coloro che in passato si sono occupati di critica d’arte – chiarisce Agnisola – e i critici casertani che vivono fuori città. Fra i primi citerei Antonio Marotta, Flavio Quarantotto, Gaetano Andrisani; fra i secondi Domenico Papa ed Enzo Di Grazia, per fare soltanto qualche nome”. Non a caso il progetto, secondo il suo ideatore, intende superare divisioni e contrapposizioni e presentare l’arte come occasione di confronto e di aggregazione; come momento, quindi, di crescita culturale”.