Emily Caserta annuncia la sua prima manifestazione pubblica per venerdì 12 marzo. L’appuntamento è alle ore 16.30 presso il Centro Studi Antares di corso Trieste per l’incontro-dibattito “...una via per la politica”. Interverranno nell’occasione la presidente di Emily Caserta Maria Teresa Simeone, l’assessore regionale al Turismo e spettacolo Teresa Armato, la vice presidente di Emily Napoli Alessandra Bocchino e la presidente nazionale di Emily Italia Franca Chiaromonte. Moderatrice la giornalista Maria Beatrice Crisci. Prima “uscita” pubblica, quindi, per Emily Caserta, nata come associazione autonoma locale che aderisce al Centro Emily in Italia. È stata fondata da donne del centrosinistra unite dalla convinzione che quando le regole sono trasparenti e rispettate sono tante le donne che vincono. E la politica non può e non deve essere un’eccezione. Emily in Italia nasce perché considera la presenza delle donne nella vita pubblica un valore da sostenere, diffondere, incrementare, promuovere. Emily vuole fare del sapere accumulato da donne che hanno responsabilità pubbliche un patrimonio a disposizione di altre. Per questo al centro della sua attività c’è la formazione, ossia la costruzione di un circuito nel quale scambiare esperienza, sapere, forza. Emily vuole regole certe per scegliere le donne e gli uomini che si candidano a governare, dirigere, rappresentare. “Donne impegnate nei vari settori – sostiene la presidente Maria Teresa Simeone - hanno messo a disposizione le proprie competenze per creare una rete di scambio di esperienze, saperi, abilità organizzative, professionali e politiche con la finalità di incrementare la partecipazione femminile alla vita pubblica e politica”. La presidente Simeone ed il Direttivo all’unisono si propongono di creare un punto di riferimento saldo al femminile nell’area di centrosinistra per la realizzazione di laboratori di cittadinanza politica e di riflessioni comuni. Emily Caserta vuole dotare le donne di strumenti utili a rafforzare conoscenze e motivazioni personali per andare ad inserirsi nel mondo della politica e nei processi decisionali, fornendo contributi essenziali alla formazione di una classe dirigente, consapevole del proprio ruolo, attenta alle regole, la cui azione sia ispirata a valori ed azioni trasparenti e riconoscibili. Chiari gli intenti della presidente Simeone: “Gruppi di donne, come il nostro, potrebbero davvero costituire un modo nuovo di avvicinarsi alla politica”.