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DIFESA: MINISTRO MARTINO A CASERTA RICORDA CADUTI


L' Italia ricordi tutti i suoi caduti nelle missioni di pace, che sono stati 150 dal 1946 ad oggi. L' idea è di Antonio Paglia, padre del capitano Gianfranco Paglia, che perse l'uso delle gambe durante la missione di pace in Somalia del 1993 ed è stata illustrata oggi al Ministro della Difesa, Antonio Martino, che ha partecipato ad una messa in ricordo dei tre militari caduti nel corso dell'Operazione 'Ibis' in Somalia. Con l'aiuto delle pubblicazioni dello Stato maggiore dell' Esercito, Antonio Paglia ha ricostruito i nomi di tutti caduti delle missioni internazionali alle quali ha partecipato l'Italia, e sabato prossimo nell' eremo di San Vitaliano, un monastero del 1200 che un'associazione locale sta facendo restaurare, sarà celebrata una Messa in memoria delle 150 vittime. "Noi speriamo che sia soltanto l'inizio - ha detto ai giornalisti Antonio Paglia - che serva a far radicare il ricordo di quei caduti in un'Italia un pò distratta, dove si diffondono tanti modelli negativi, ma non gli esempi positivi di chi ha dato la vita per servire degli ideali". Concordano con Paglia i genitori di Andrea Millevoi, il sottotenente dell' ottavo reggimento Lancieri di Montebello morto nell'imboscata al check point 'Pasta'. "Ci vorrebbe più propaganda nelle scuole per insegnare ai ragazzi perché sono morti quei soldati", dicono Elvio Millevoi ed Antonietta D'Amico, che hanno incontrato, insieme ad altri parenti delle vittime della missione internazionale in Somalia, il ministro Martino al termine della cerimonia religiosa svoltasi nella scuola sottufficiali dell' Aeronautica. "Un militare che muore nell' adempimento del suo dovere - dice Martino - non può essere dimenticato. Il suo gesto costituisce un patrimonio comune del Paese, e va scritto nella storia d'Italia". Durante l'omelia della messa, celebrata davanti a circa 200 tra militari e parenti dei caduti di Unisom, l'ordinario militare, monsignor Angelo Bagnasco, ha ricordato le vittime dell' agguato al check point di Mogadiscio come "un esempio di coraggio, dignità e valore contro chi vuole destrutturare la nostra identita". Intanto il capitano Paglia è in partenza per l' Iraq, dove raggiungerà la Brigata Garibaldi. "Spero di poter ripetere quanto ho fatto in Bosnia - ha spiegato ai giornalisti - lavorando per i contatti con le organizzazioni civili ed umanitarie". Alla cerimonia hanno partecipato il capo di Stato Maggiore della Difesa, Rolando Mosca Moschini, ed il sindaco di Caserta, Luigi Falco.

 
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