NAPOLI - Tredici ordinanze di custodia cautelare sono state notificate, dalle prime ore di questa mattina, all'imprenditore Alfredo Romeo, ad assessori, in carica ed ex, della Giunta comunale di Napoli, e ad un ufficiale della Guardia di Finanza nell'ambito dell'inchiesta sulla gestione di un maxi appalto da 400 milioni di euro per l'esecuzione di lavori pubblici e la manutenzione delle strade cittadine. A notificare i provvedimenti sono stati i carabinieri del Comando provinciale di Caserta e gli uomini della Dda di Napoli. Il cosiddetto 'global service' non e' mai partito per mancanza di fondi. Romeo e' l'unico, da quanto si apprende, ad essere ora in carcere. Per gli altri sono stati notifcati i domiciliari. Quattro gli assessori o ex assessori comunali coinvolti: due in carica, Felice Laudadio e Ferdxinando Di Mezza, il dimissionario assessore al Bilancio Enrico Cardillo (che ha lasciatio due settimane fa) e l'ex assessore Giuseppe Gambale, e Giorgio Nugnes, coinvolto nell'ichiesta sugli scontri di Pianura del gennaio scorso e suicidatosi il 29 novembre. Le accuse sono di turbativa d'asta, corruzione, abuso di ufficio. Tra i destinatari di provvedimenti cautelari anche un ufficiale della Gdf in servizio presso la Dda di Napoli che, pare, rivelasse agli indagati l'andamento della indagine e l'ex provveditore alle opere pubbliche di Campania e Molise Mauro Mautone. L'inchiesta coinvolgerebbe anche due parlamentari, Italo Bocchino delPdl e Renzo Lusetti del Pd. L'inchiesta che questa mattina ha portato a 12 ordinanze di custodia cautelare, in merito all'indagine sulla 'Global service' è nata in seguito a un provvedimento penale avviato dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua a Vetere (Caserta) che aveva come oggetto "illeciti rapporti di taluni componenti - si legge in una nota della Procura di Napoli - dell'amministrazione comunale di Orta di Atella (Caserta) e dei relativi organi con imprenditori, a vario titolo interessati, al rilascio di concessioni e autorizzazioni in materia urbanistica". Il personaggio principale di questa attività era Angelo Brancaccio, ex sindaco di Orta di Atella e principale protagonista di tutti "i rapporti illeciti accertati" attraverso questa indagine. (17 dicembre 2008)