C'è uno strano tempismo nella nuova emergenza rifiuti scoppiata in Campania per la chiusura di tre impianti Cdr (su 7) e due discariche in provincia di Caserta: il caso (chiamiamolo così) ha voluto che l'allarme scoppiasse dopo la nomina del nuovo commissario per l'emergenza rifiuti. Appena Bassolino è stato sostituito con l'ex prefetto Catenacci, è scoppiato il caos. Per chi segue da vicino la vicenda, la cosa è talmente "sincronizzata" che sembra fatta apposta... . Intanto, in provincia di Caserta si è al limite dell'emergenza rifiuti: c'é il timore che la situazione dal punto di vista igienico-sanitario possa precipitare in pochi giorni. Numerosi sindaci, tra i primi quelli di Caserta, Parete e Trentola Ducenta, hanno perciò emesso ordinanze che impongono ai cittadini di trattenere in casa i rifiuti fino a tutto lunedì 8 marzo, salvo diverse indicazioni. Il provvedimento, ha spiegato il sindaco Falco, è stato adottato "perché questa ennesima crisi non sembra prevedere tempi brevi di soluzioni alternative e soprattutto per ridurre al minimo disagi per la collettività e scongiurare possibili pericoli per la salute pubblica". Intanto a Casal di Principe e San Cipriano d'Aversa centinaia di cittadini si dicono pronti a scendere di nuovo in piazza per sollecitare la chiusura definitiva del vicino impianto di Parco Saurino di Santa Maria la Fossa, sequestrato per motivi igienico-sanitari dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Nel pomeriggio una nuova manifestazione di protesta con corteo che partirà da Casal di Principe e si concluderà nello spiazzo antistante il campo sportivo di San Cipriano d'Aversa. A turno, comunque, centinaia di persone continuano a presidiare l'ingresso della discarica.
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