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VELTRONI A CASERTA: IN CIRCOSTANZE DI GUERRA, INTERVENTI STRAORDINARI


"Qui c'é una guerra che deve essere vinta dallo Stato, serve quindi un intervento straordinario, lo chiederemo al ministro della Giustizia, al Governo e al premier". Lo ha detto il segretario del Pd, Walter Veltroni, al termine di un incontro con forze dell'ordine e magistrati nella Prefettura di Caserta.

La giornata

Dal cuore nero della Campania - la Casal di Principe martoriata dai clan - parte la sfida del Pd alla camorra. "E' guerra - annuncia Walter Veltroni - e lo Stato deve vincerla: non ci basta combatterla, dobbiamo radere al suolo la criminalità organizzata". Per farlo, c'é pronto un pacchetto di misure da inserire nel decreto sulla sicurezza all'esame del Parlamento. La giornata anti-camorra di Veltroni, accompagnato dai ministri-ombra Marco Minniti e Lanfranco Tenaglia e dai senatori, ex prefetti, Achille Serra e Luigi De Sena, è iniziata con un incontro alla prefettura di Caserta con il prefetto, le forze dell'ordine, i responsabili del tribunale di Santa Maria di Capua Vetere e della Dda di Napoli. I magistrati hanno lamentato carenze di organico e la mancanza di auto blindate. Di quest'ultimo problema Veltroni si è fatto subito carico, telefonando al ministro della Giustizia, Angelino Alfano, che ha assicurato attenzione alla vicenda. La delegazione del Pd si è quindi spostata a Casal di Principe, teatro di due omicidi nelle ultime settimane. Qui Veltroni ha incontrato il governatore della Campania, Antonio Bassolino, in un luogo altamente simbolico, la villa 'modello Scarface' confiscata a Walter Schiavone, il fratello dello storico boss 'Sandokan'. Il gruppo si è poi trasferito in un'altra villa sequestrata alla camorra, ora sede dell'università per la legalità e lo sviluppo, dove Veltroni ha incontrato rappresentanti della società civile, dell'imprenditoria e dei sindacati. Infine l'ultima tappa nella piazza del mercato, per un comizio di fronte ad alcune centinaia di persone. In tutte le occasioni il messaggio del leader del Pd è stato netto. "C'é - ha spiegato - una guerra in corso e non è possibile concluderla con un armistizio; l'unico esito possibile é la vittoria dello Stato". E non c'é tempo da perdere. "Ci vogliono - ha sottolineato - interventi decisivi e veloci, perché le pallottole vanno più veloci della democrazia". Il premier-ombra ha quindi snocciolato le proposte del Pd, da inserire nel decreto sicurezza che il governo ha posto all'esame del Parlamento: una stazione unica appaltante nelle prefetture, per rompere il circuito perverso poteri criminali - politica - affari legati agli appalti; un'agenzia per la confisca e la destinazione dei beni confiscati alle mafie; l'applicazione con grande fermezza del 41-bis; un patto per la sicurezza anche nella provincia di Caserta; interventi per assicurare una maggiore certezza della pena. Ma accanto all'impegno delle istituzioni serve anche il risveglio dei cittadini onesti della Campania. Quella che Veltroni ha definito "una rivolta civile, una lotta di liberazione contro la gigantesca sanguisuga rappresentata dalla camorra, che succhia il sangue del paese". Per questo lo slogan della giornata è: distruggere la camorra per liberare la vita. "C'é - ha sottolineato Veltroni - necessità di un intervento parlamentare urgente: bisogna dare alle forze dell'ordine e ai magistrati gli strumenti necessari, perché le forze sane di questa terra sono in prima linea ed hanno bisogno di sentirsi lo Stato al fianco". Le indagini, ha proseguito il leader del Pd, "sono giunte ad un punto importante, una reazione così aggressiva da parte della criminalità organizzata è una reazione all'intervento dello Stato, si sentono minacciati". Quando c'é una battaglia, ha concluso, "non ci sono alternative: o c'é un armistizio o la vittoria di una delle due parti, ma non ci può essere armistizio e nemmeno la vittoria della camorra, quindi deve vincere lo Stato".

Parla Bassolino

"In Campania, in luoghi come Casal di Principe, c'é una concentrazione enorme di criminalità organizzata, e per combatterla ci vogliono più risorse da parte dello stato. Ma è importante che la decisione di investire nella lotta alla criminalità venga presa insieme da maggioranza e opposizione". Così il presidente della Regione Campania Antonio Bassolino commenta dalla villa confiscata a Walter Schiavone a Casal di Principe la visita di una delegazione del governo ombra guidata da Walter Veltroni. "La camorra - spiega Bassolino - così come la mafia punta anche sulla divisione politica. Ma se lo stato si dimostra unito può vincere questa battaglia". Nella ex villa di Schiavone è appena arrivato Veltroni che incontrerà Bassolino. (7 giugno 2008)

 
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