I responsabili degli sei impianti cdr attivi in Campania, dove la spazzatura avrebbe dovuto essere trasformata in ecoballé da bruciare poi nei termovalorizzatori, sono tra i destinatari delle misure restrittive eseguite oggi dai carabinieri. Il settimo cdr, quello di Tufino (Napoli), è da tempo sotto sequestro giudiziario per altre vicende.Le accuse per gli arrestati vanno dall' associazione per delinquere al traffico illecito di rifiuti, fino alla truffa ai danni dello Stato. Agli arresti domiciliari sono finiti i responsabili dei cdr di Caivano (Napoli),Andrea Orazio Monaco;Giugliano (Napoli), Elpidio Angelino; Casalduni (Benevento), Silvio Astronomo; Santa Maria Capua Vetere (Caserta), Pasquale Moschella; Pianodardine (Avellino),Alessandro Di Giacomo;Battipaglia (Salerno), Domenico Ruggiero. Provvedimento analogo è stato notificato a Massimo Cortese,responsabile gestione dei cdr campani.Ai domiciliari anche Vito Fimiani, a lungo responsabile del cdr di Giugliano.I provvedimenti sono stati notificati, tra gli altri, a Sergio Asprone, responsabile gestione impianti Fibe; Giuseppe Iavazzo, dell'Ufficio flussi del commissariato straordinario rifiuti; Giuseppina Marra,
funzionario dell'ufficio regionale preposto all'approvazione delle spedizioni transfrontaliere;
Ernesto Picarone, responsabile ambiente e ingegneria di Fibe e Fisia Italimpianti;Giovanni De Laurentiis responsabile operatore Fisia Italimpianti; Angelo Pelliccia dirigente Fibe e Fibe Campania; Filippo Rallo responsabile per i cdr Campania della Fisia; Dino Di Battista,responsabile discariche e siti stoccaggioFibe. (27 maggio 2008)
"Senti me, allora passiamo con l'operazione rompiballe". E' da una intercettazione telefonica del 21 aprile dello scorso anno che prende il nome l'operazione, definita appunto "Rompiballe", che ha portato oggi all'emissione di 25 ordinanze di custodia. A conversare quel giorno sono il responsabile dell'impianto Cdr di Santa Maria Capua Vetere Pasquale Moschella e Ernesto Picarone, responsabile ambiente e ingegneria di Fibe e Fisia Italimpianti. I due parlano della discarica in località Lo Uttaro, in provincia di Caserta. Picarone: rompiamo le balle, quelle più malprese e le utilizziamo come scarti Moschella: e dove le metto, questo è il problema: dove le rompo? Picarone: dentro al Moschella: non ho spazio dove romperle Picarone: come no sìlo trovo lo spazio per rompere Moschella: se avevo lo spazio per rompere le scatole.
I responsabili degli sei impianti cdr attivi in Campania, dove la spazzatura avrebbe dovuto essere trasformata in ecoballé da bruciare poi nei termovalorizzatori, sono tra i destinatari delle misure restrittive eseguite oggi dai carabinieri. Il settimo cdr, quello di Tufino (Napoli), è da tempo sotto sequestro giudiziario per altre vicende.Le accuse per gli arrestati vanno dall' associazione per delinquere al traffico illecito di rifiuti, fino alla truffa ai danni dello Stato. Agli arresti domiciliari sono finiti i responsabili dei cdr di Caivano (Napoli),Andrea Orazio Monaco;Giugliano (Napoli), Elpidio Angelino; Casalduni (Benevento), Silvio Astronomo; Santa Maria Capua Vetere (Caserta), Pasquale Moschella; Pianodardine (Avellino),Alessandro Di Giacomo;Battipaglia (Salerno), Domenico Ruggiero. Provvedimento analogo è stato notificato a Massimo Cortese,responsabile gestione dei cdr campani.Ai domiciliari anche Vito Fimiani, a lungo responsabile del cdr di Giugliano.I provvedimenti sono stati notificati, tra gli altri, a Sergio Asprone, responsabile gestione impianti Fibe; Giuseppe Iavazzo, dell'Ufficio flussi del commissariato straordinario rifiuti; Giuseppina Marra,funzionario della Provincia di Caserta; Ernesto Picarone, responsabile ambiente e ingegneria di Fibe e Fisia Italimpianti;Giovanni De Laurentiis responsabile operatore Fisia Italimpianti; Angelo Pelliccia dirigente Fibe e Fibe Campania; Filippo Rallo responsabile per i cdr Campania della Fisia; Dino Di Battista,responsabile discariche e siti stoccaggioFibe.
E' contestato a 24 degli arrestati nell'ambito dell'operazione "Rompiballe", in pratica tutti gli indagati tranne la funzionaria della Provincia di Caserta Giuseppina Marra, il reato di associazione per delinquere. Per i magistrati gli arrestati si sono associati "per commettere più delitti relativi alla organizzazione di traffici illeciti di rifiuti e alla redazione di numerosi atti pubblici falsi".
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