CASERTA (dal Portavoce del Coordinatore Nazionale dell'associzione SOS Italia Libera Nino Pennella) - L'omicidio Noviello, è da considerarsi un attacco allo stato, putroppo da tempo assente sulla questione che riguarda i cosiddetti "Testimoni di Giustizia". Troppe volte i massimi referenti dello stato, glissano sulla questione dei Testimoni di giustizia, che diventano troppo ingombranti per le istituzioni. A Napoli ci sono due casi inquietanti. Uno riguarda l'imprenditore Mario Romano, coordinatore Nazionale dell'Associzione SOS Italia Libera e l'altro Sergio Vigilante, presidente dell'associzione Antiracket di Portici. Entrambi sono costretti ad "elemosinare" il lavoro per poter sopravvivere. Assurdamente, a Mario Romano, dopo aver partecipato ad una marcia antiracket a Portici, è stata revocata misteriosamnete la scorta, facendo trapelare discreditanti voci nei suoi confronti. Assurdità vere e concrete, che non hanno altro che disiorientare coloro che pensano di frantumare il muro dell'omertà che permette ai signori del "pizzo" di poter continuare indisturbati la loro azione. In ogni modo, è giusto che si sappia che esistono "Testimoni di Giustizia " di serie A e quelli di serie B. Testimoni che pur non avendo la titolarità hanno la scorta e quelli che purtroppo non avendo "Santi in paradiso" si devono accontentare di una scorta a "confine". vere e proprie assurdità. (17 maggio 2008-18:25)