CASERTA - Statistiche alla mano e fuori da discussioni politiche. Con questa premessa il presidente della Camera di Commercio di Napoli, Gaetano Cola, e quello di Confcommercio Campania, Maurizio Maddaloni, hanno presentato i risultati di un'indagine sull'impatto della crisi dei rifiuti sul comparto turistico regionale. Realizzata da Unioncamere Campania con il supporto dell'Istituto nazionale ricerche sul turismo Isnart, rappresentato oggi dal suo direttore Giovanni Cocco, l'indagine ha fotografato la situazione economica nel corso del 2007 e nei primi mesi del 2008. Ne è emerso che gli operatori turistici hanno stimato un calo delle presenze alberghiere, nel 2007, pari a 650 mila unità con una perdita di fatturato di 64 milioni rispetto all'anno precedente. Dalla ricerca - condotta intervistando un campione di 500 operatori campani e mille cittadini su tutto il territorio nazionale - emerge anche che il settore più colpito dal calo delle presenze turistiche, per lo scorso anno, è quello dell'agriturismo e, tra le province campane, Caserta ha ottenuto il primato negativo di città più danneggiata dalla crisi dei rifiuti. I turisti tedeschi e statunitensi sono quelli che, in maggior misura, hanno fatto registrare un calo nelle presenze e non soltanto in Campania perché - evidenzia l'indagine - il problema dei rifiuti ha inciso negativamente su tutto il comparto economico turistico nazionale. "Per recuperare le posizioni perse - ha detto Cola - non è sufficiente da sola la politica di riduzione dei prezzi che alcuni operatori stanno attuando. E' necessario che si intervenga con efficaci azioni di marketing volte a rilanciare l'immagine del nostro territorio che è sempre stato apprezzato dai turisti per le sue note bellezze naturali". Ma per rilanciare l'immagine, secondo il presidente della Camera di commercio di Napoli, "bisogna fare squadra e i cittadini devono capire che non si possono più rifiutare le soluzioni proposte dal Commissario straordinario per l'emergenza rifiuti Gianni De Gennaro". Dall'indagine sono emerse anche quelle che sono le proposte degli operatori turistici, come ha spiegato il direttore di Isnart. "Gli imprenditori - ha detto Cocco - chiedono maggiore informazione verso i turisti sul fatto che non ci siano problemi per la salute, e chiedono politiche di marketing volte anche alla riduzione generale dei prezzi di accoglienza". Una proposta che lascia perplesso il presidente degli albergatori napoletani, Pasquale Gentile, "ospite" dell'incontro di oggi. "Servono interventi strutturali - ha detto - e non misure tampone che lasciano il tempo che trovano quando la crisi, come ormai sta succedendo periodicamente, si ripresenterà per l'ennesima volta". (16 maggio 2008)