Il Tar del Lazio ha annullato la delibera con cui il Consiglio Superiore della Magistratura ha disposto il trasferimento di 23 magistrati al Massimario e al Ruolo della Corte di Cassazione. Il tribunale amministrativo ha accolto il ricorso di un giudice la cui domanda di assegnazione alla Suprema Corte era stata respinta. Il Csm potra' impugnare il provvedimento davanti al Consiglio di Stato o adeguarsi, con una nuova delibera di trasferimento. Il provvedimento dell'organo di autogoverno dei giudici riguardava: Alessio Scarcella, Enzo Vincenti,Francesco Maria Cirillo, Francesca Ceroni, Francesco Buffa, Angelo Caputo, Fulvio Baldi, Antonio Balsamo, Maria Acierno, Gianluigi Pratola, Antonietta Scrima, Giuseppe Fuochi Tinarelli, Carmelo Celentano, Piergiorgio Morosini, Antonio Pietro Lamorgese, Massimo Ferro, Pasquale Fimiani, Gastone Andreazza, Sergio Beltrani, Gaetano De Amicis, Luca Pistorelli, Raffaele *Cantone* e Marco Rossetti. Secondo la valutazione del Tar, la decisione del Csm sarebbe viziata da 'eccesso di potere'. 'La delibera - scrivono i giudici amministrativi - da un lato, non da' chiaramente conto della sussistenza, del principale elemento da cui dovrebbe desumersi la 'spiccata attitudine allo studio e alla ricerca del candidato', (requisito per l'assegnazione al Massimario e al Ruolo n.d.r.); dall'altro, il punteggio attribuito al giudice escluso appare manifestamente riduttivo e incongruo rispetto a quello accreditato ad altri candidati'. (14 maggio 2008-21:30)