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SCIOGLIMENTO COMUNE MARCIANISE, LETTERA DI FECONDO: NON SONO CAMORRISTA

Il testo della lettera aperta ai cittadini di Marcianise firmata dall (ex) sindaco Filippo Fecondo a qualche giorno dallo scioglimento dell'amministrazione comunale per presunte infiltrazioni camorristiche


Cari concittadini, come sicuramente saprete, il consiglio comunale di Marcianise è stato sciolto su decisione dell'autorità centrale. Per tale effetto, l'amministrazione da me guidata è stata dichiarata decaduta. Tutto questo per presunte pressioni esercitate sull'attività amministrativa dalla criminalità organizzata. Si tratta di accuse che gettano un'ombra sull'intera città, offendendo non solo me - che ho avuto l'onore di guidare la città negli ultimi sette anni – ma l'intera nostra comunità. Non conosco ancora le motivazioni precise di un così grave provvedimento ma sono pronto, fin d'ora, a contestarle nelle sedi dovute, convinto come sono della loro infondatezza. Non intendo qui sottolineare le ragioni mie e della mia amministrazione, ricordando la costante, convinta e determinante azione a difesa della legalità e per il contrasto alla camorra: lo farò nelle sedi dovute e ne renderò conto pubblicamente, appena gli strumenti previsti dalla legge mi consentiranno di farlo. Senza polemiche, evitando e respingendo le strumentalizzazioni che si nascondono dietro i frammenti di verità, alimentate dalla odiosa pratica degli esposti anonimi, con la forza dei giusti. Mi preme ora, qui con voi, sottolineare che la nostra comunità è storicamente, antropologicamente, estranea alla cultura camorristica, nonostante il tentativo di accomunarci a realtà ben diverse e distanti dalle nostre. E mi preme ricordare che l'azione pubblica da me intrapresa a favore della legalità è stata pubblicamente riconosciuta negli anni, ben oltre i confini locali, e ancora adesso riscuote attestazioni anche tra alti funzionari dello Stato. Sono stordito e disorientato io per primo per quanto è accaduto in queste settimane e anche per questo vi chiedo scusa per il ritardo con cui mi rivolgo a voi. Mi risulta difficile capire le ragioni che hanno determinato questo attacco forte, senza precedenti, immotivato, alla nostra città e alla nostra comunità. Ma sono sicuro che un giorno non lontano riuscirò a comprendere quanto è realmente accaduto e quali sono le ragioni vere sottese ad un così grave provvedimento: vi informerò con chiarezza e determinazione, statene certi. Ho l'obbligo di difendere non solo il mio onore, perché – lo grido ora e lo ripeterò in ogni sede – non ho mai favorito i camorristi, ma li ho solo contrastati con tutte le mie forze, subendo conseguenze per me e per la mia famiglia. Ho anche e soprattutto l'obbligo di difendere l'onore dell'intera città, di voi concittadini: non meritate, non meritiamo un marchio che vogliono a tutti i costi affibbiarci. In questa difesa utilizzerò tutte le mie forze, le stesse con cui mi sono battuto – in questi ultimi sette anni – per contribuire al progresso civile di Marcianise, città con problemi ma anche con grandi potenzialità, fino a proiettarla su uno scenario addirittura internazionale. Ho l'orgoglio per quanto ho fatto, sono offeso per quanto ci hanno fatto. Non arretrerò di un millimetro fino a quando non emergerà la verità, perché siamo tutti insieme parte di una comunità laboriosa che non merita il fango. Difenderò il mio onore, il vostro onore. Statene certi: non mi fermerò, non mi fermeranno. (290 marzo 2008-15:11)

 
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