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ALLARME MOZZARELLA /4: PER ISTITUTO ZOOPROFILATTICO PRODOTTO BUONO


L'allarme diossina sulla mozzarella di bufala è il risultato di una "bolla mediatica": "Motivi concreti per ritenere la mozzarella di bufala inaffidabile, contaminata, insalubre, non ce ne sono", dice Antonio Limone, commissario straordinario dell' Istituti zooprofilattico del Mezzogiorno, al termine del vertice che si è tenuto a Roma al ministero della Salute. "La Regione Campania si è impegnata a distruggere le quantità di latte sequestrate perché risultate positive all'analisi sulla diossina. Quel latte non sarà mai immesso in commercio dunque - continua Limone - Con questo vertice si intende anche dare risposta ai chiarimenti chiesti da altri Stati sui prodotti lattiero-caseari del nostro Paese, come Giappone, Hong Kong e Taiwan. Ma la richiesta di un chiarimento, dovuta anche a questo allarme generato dai media, non blocca i prodotti italiani e campani se non nel caso, finora, della Corea del Sud". "Non è giustificabile l'allarmismo che si sta generando su questo prodotto", continua Limone. Accennando agli esami effettuati dall'Istituto zooprofilattico sperimentale di Portici, che ha prelevato 365 campioni (a partire dal gennaio 2007), il commissario aggiunge: "Noi, in Campania, stiamo agendo sulla fonte del problema. Abbiamo effettuato controlli su 165 caseifici campani. In 25 casi i test hanno rilevato la presenza di diossina nella mozzarella, e per questo motivo è stato sequestrato il latte delle aziende che conferivano a quelle imprese: sono scattati i sigilli su 83 aziende di allevamento, che in gran parte rientrano nell'area della Asl Caserta 2". "Man Mano che otterremo i risultati degli esami nei prossimi giorni - spiega ancora Limone - libereremo le aziende che non hanno latte contaminato da diossina, e procederemo alle analisi in tutti gli altri caseifici del Casertano, la zona più a rischio". Controlli random riguarderanno anche i caseifici delle altre province campane. "Detto questo - è la conclusione del commissario - mi sembra che non si possa assolutamente dire che la mozzarella è un alimento che mette a rischio la salute umana".

Una bufala...mediatica

Un "allarme ingiustificato" ed una "grande operazione mediatica". Così Antonio Limone, commissario straordinario dell'Istituto zooprofilattico di Portici, giudica la vicenda delle mozzarelle di bufala campana contaminate dalla diossina. "Le diffidenze dei paesi del sud-est asiatico - ha affermato Limone al termine del vertice svoltosi oggi al ministero della salute - sono basate su una grande operazione mediatica, non sui risultati dei dati scientifici". Secondo i dati dell'Istituto di Portici (che insieme ai laboratori di Teramo, Roma, Brescia, Porto Marghera e Istituto superiore di sanità sta esaminando il latte degli allevamenti casertani sotto inchiesta), infatti, emergerebbe che la percentuale di diossina è "poco sopra la norma". Il limite, ha ha infatti spiegato Limone, "é 3 picogrammi per un grammo di latte e in questi casi siamo al 3,2-3,3".

Landolfi (An) tutelare consumatori e produttori

"Non ci iscriviamo al partito dei catastrofisti di professione e neppure a quello dei minimizzatori per calcolo di bottega elettorale. Il problema diossina in Campania esiste e purtroppo anche in questo caso la Regione di Bassolino si è rivelata totalmente impreparata a fronteggiarlo". Lo dice il coordinatore regionale di Alleanza Nazionale, on. Mario Landolfi. "E' paradossale che il territorio che ospita circa l'80 per cento del patrimonio zootecnico bufalino nazionale non sia dotato di un adeguato servizio di prevenzione né di assistenza sanitaria o che non disponga di un laboratorio per il controllo delle diossine - aggiunge Landolfi - a questo punto occorre acquisire nel più breve tempo possibile i risultati delle analisi del latte bufalino commissionate dall'Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno per informare correttamente - attraverso il varo di un piano di comunicazione finalizzato anche a tutelare il marchio della mozzarella di bufala - i consumatori italiani e stranieri circa l'esatta proporzione del fenomeno". A parere di Landolfi, è necessario, inoltre, "attivare immediatamente il piano per le bonifiche ambientali al fine di rimuovere le cause di quello che rischia di diventare il colpo letale per la già disastrata economia regionale. In tanta confusione, l'unico elemento di positiva certezza per i campani é l'imminente ed irrevocabile avviso di sfratto che gli elettori notificheranno al governatore Bassolino il 14 aprile" (26 marzo 2008)

 
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