Un gel per la captazione e lo smaltimento del percolato generato dai rifiuti urbani. La presentazione dell'Idrogel - questo il nome dato alla sostanza - é stata promossa da Confindustria Caserta. Frutto della ricerca di scienziati napoletani, l'Idrogel eliminerebbe il problema della captazione e dello smaltimento del percolato. A Napoli, una delegazione di Confindustria Caserta e un giovane docente universitario hanno illustrato la scoperta al capo di gabinetto del commissariato straordinario per l'emergenza rifiuti, vice prefetto Antonio Reppucci, e al responsabile delle bonifiche, ingegnere Marco Giangrasso, facendo solidificare, in pochi minuti, un campione di mezzo litro di percolato, che infatti è rimasto imprigionato in una sostanza gelatinosa assieme al cattivo odore e, quindi, cestinato come un qualsiasi rifiuto di plastica. All'incontro della delegazione di Confindustria Caserta ha partecipato anche il professore Alessandro Sannino, inventore di un polimero finalizzato all'applicazione biomedica, ma che, su sollecitazione degli imprenditori casertani, è stato applicato e risultato idoneo a risolvere anche il grave problema connesso al percolato. "La tecnologia applicata è quella degli idrogel parassorbenti ottenuti per stabilizzazione chimica o fisica di polimeri idrosolubili che abbiamo studiato per applicazioni in campo biomedico", ha spiegato il professore Sannino. "Una tecnologia - ha aggiunto Ferdinando Petrella, delegato di Confindustria Caserta per l'innovazione - che come l'esperimento ha dimostrato, potrebbe essere facilmente utilizzata intanto per bonificare le migliaia di ecoballe che nessuno vuole, proprio a causa del percolato e del cattivo odore che esse emanano". Grazie all'utilizzo di questi polimeri, il percolato invece di finire ai depuratori e quindi a mare, potrebbe facilmente essere bruciato e senza pericoli sulla salute e sull'ambiente. (1° MARZO 2008-09:36)