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PROVINCIA: VARATO IL PROGETTO SPERANZA "5"


In linea con la necessità di proseguire e potenziare il proficuo lavoro svolto in questi anni dalla Provincia nella lotta alla prostituzione coatta ed in particolare alla tratta di donne extracomunitarie, la Giunta provinciale guidata dal presidente Riccardo Ventre ha approvato la prosecuzione del progetto Speranza attraverso la previsione della quinta annualità. A tal proposito l’Ente ha richiesto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri un finanziamento di € 173,363,40 pari al 70% del costo complessivo del progetto. Quattro le linee guida su cui è prevista la realizzazione di Speranza 5: Accoglienza, Formazione, Rete e Gladiolo. L’azione di accoglienza, affidata nuovamente all’Arcidiocesi di Capua, è prevista per 15 donne o minori extracomunitari vittime della tratta ed è divisa in due fasi: la prima di circa 6 mesi durante la quale le persone saranno totalmente assistite dalle suore nigeriane del Sacred Hearth di Gesù, dalle suore ancelle dell’Immacolata e dai volontari che collaborano con loro. In questa fase si perfeziona l’apprendimento della lingua italiana e si raccolgono le necessarie documentazioni personali. Nella seconda fase, della durata di ulteriori 6 mesi, si concretizza una maggiore autonomia di gestione del gruppo scelto, che segue un percorso formativo mirato e differenziato a seconda delle attitudini e vocazioni di ognuno. In questa fase si valuta l’opportunità anche di un inserimento lavorativo in loco o in altre parti d’Italia. Successivamente si dà il via alla fase di vera e propria formazione, in collaborazione con la cooperativa sociale O.A.S.I CIF di Caserta, per un corso di formazione per mediatori culturali. Nella terza fase si concretizza uno sviluppo d’interazione con gli atri progetti attivi in Italia attraverso il potenziamento di una rete di scambi culturali, mentre la quarta linea d’azione riguarda la prosecuzione del lavoro dell’unità mobile “Gladiolo”, operante sul territorio provinciale ed avente ilo compito di raggiungere, informare e fornire prima assistenza sanitaria alle ragazze costrette alla strada. “Sarebbe bastata anche una sola vita sottratta alle catene della brutalità, del racket della prostituzione ed alla criminalità organizzata – ha sottolineato il presidente Ventre – per giudicare estremamente positivo il lavoro sin qui svolto dall’Ente provinciale, grazie anche all’Arcidiocesi di Capua ed al Centro Fernandes di Castel Volturno. La considerazione che il numero delle vite restituite in questi anni alle legittime titolari è invece nutrito e continuerà a crescere non fa che esortarci a proseguire sul cammino intrapreso. La luce nuova che si è accesa negli occhi di queste giovani vittime di delinquenti senza scrupoli, ci indica che la strada è quella giusta”.

 
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