Imparare l’arte della pizza studiando la teoria, come la scienza dell’alimentazione, ma soprattutto fare pratica «dal vivo» durante appositi stage operativi. E’ la particolarità dei corsi autofinanziati per pizzaioli – con valenza europea – che si terranno a breve presso la «Practical School» di Caserta, il centro operativo diretto da Mario Aglione con sede nell’area dell’ex Saint Gobain. La novità per i corsisti è che, senza spostarsi dalla scuola, potranno seguire i docenti pizzaioli e lavorare la speciale pasta in un apposito locale dotato di forno e attrezzature varie creato da quasi un anno all’interno della «Practical School». Il punto di ritrovo denominato «Mio padre si chiama Mario», è un servizio di ristorazione, bar e pizzeria interno alla struttura riservato a docenti, corsisti e a quanti per ragioni di lavoro frequentano la scuola di formazione: una vera e propria oasi nel deserto per quanti erano costretti, in un momento di pausa o durante i corsi, a uscire dall’area Saint Gobain per prendere un caffè, fare uno spuntino, pranzare o mangiarsi una pizza. Nella fattispecie, quella fatta da «Pierino» pizzaiolo conosciutissimo a Caserta e inventore della pizza «Stella Marina» il cui nome è legato a diversi locali di successo. A quello di pizzaiolo, sarà affiancato presto un corso per sommelier la cui parte operativa sarà sempre svolta da «Mio padre si chiama Mario», locale attrezzato anche sotto quest’aspetto. Nel ritrovo della «Practical School», corsisti e docenti hanno anche la possibilità di svagarsi ascoltando ottima musica (anche dal vivo) o seguire programmi tv e video musicali attraverso un maxi schermo. La «Practical School», da quasi un ventennio impegnata con successo nei corsi di formazione, si è contraddistinta anche per aver ospitato corsi speciali per conto della Pubblica Amministrazione. Di recente, alcune decine di appartenenti delle forze dell'ordine hanno partecipato alla prima giornata del corso di formazione full-immersion dedicato alle tecniche dell'antiterrrismo. Ancora prima particolare, si parla di «Rischi nucleari, batteriologici e chimici» con materie che spaziano dalla cosiddetta bomba sporca, alla individuazione degli inquinanti chimici ed alla analisi del terrorismo biologico in tutti i suoi aspetti. Un corso preceduto da quello sulle tecniche della criminologia che ha visto fra i docenti anche il magistrato Ferdinando Imposimato.

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