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CASO CONTRADA: NOVI GLI FA VISITA, EX SISDE TEME DI MORIRE IN CARCERE A S. MARIA


Mentre il suo difensore chiede udienza al capo dello Stato, Bruno Contrada - ricoverato nel reparto detenuti dell'ospedale Cardarelli - si mostra pessimista. ''Non mi faccio illusioni, il potere giudiziario vuole che io muoia in carcere. Non mi concederanno mai gli arresti domiciliari''. L'ex dirigente del Sisde, condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, affida il suo sfogo al senatore Emiddio Novi, di Forza Italia, che stamane ha avuto con lui un colloquio di mezz'ora. ''E' deperito, ma conserva tutta la sua dignita'. E' un servitore dello Stato con la schiena diritta'', commenta Novi all'uscita. Contrada ha chiesto due giorni fa di essere dimesso dall'ospedale e di tornare nel carcere militare di S. Maria Capua Vetere, dove era detenuto da tempo, o in subordine di essere trasferito all'ospedale militare del Celio, a Roma. Istanze oggi ufficializzate dal suo avvocato, Giuseppe Lipera, e che sono al vaglio del magistrato di sorveglianza di S. Maria Capua Vetere, Daniela Della Pietra, la quale ha chiesto ai medici del Cardarelli una relazione aggiornata sulle condizioni di salute del paziente. Condizioni che, secondo i sanitari napoletani, appaiono stazionarie e meriterebbero comunque esami di approfondimento. L'avvocato Lipera da parte sua insiste sulla gravita' dello stato di Contrada: stamane il legale ha incontrato al Quirinale il magistrato Luigi D'Ambrosio, consigliere del presidente Napolitano per gli affari della giustizia, consegnando un dossier e chiedendo un colloquio con il capo dello Stato. Lipera ha anche annunciato la nomina come consulente di parte del professor Carlo Torre, all'opera gia' nel caso Raciti e nel delitto di Cogne. Un intenso lavoro legale sui cui esiti, pero', Contrada si mostra pessimista: ''In Italia si crede piu' ai pentiti che agli uomini di polizia, ecco perche' il mio posto e' in carcere'', dice sfiduciato al senatore Novi ribadendo di non avere alcuna intenzione di chiedere un provvedimento di grazia. A Novi confessa anche il suo rammarico per non poter trascorrere il Capodanno in compagnia della moglie, anche lei anziana e ammalata. Per Bruno Contrada l'unica visita, domani, sara' quella dell'avvocato.

Contrada riceve visita di Novi

Deperito, molto provato ma, comunque, ''con la schiena dritta, pieno di dignita'''. Il senatore di Forza Italia, Emiddio Novi, descrive cosi' Bruno Contrada, da lui visitato nel reparto di detenzione dell'ospedale Cardarelli di Napoli. ''E' perfettamente consapevole di quello che sta accadendo, del tentativo che si sta mettendo in atto per delegittimarlo sempre di piu''', racconta Novi. L'incontro con l'ex funzionario del Sisde condannato per concorso esterno in associazione mafiosa e' durato poco piu' di mezz'ora. ''E' una vergogna quello che sta succedendo, che una persona anziana, innocente, con cosi' tante patologie, oltre 21, debba essere trattato cosi' - aggiunge il senatore di Fi - I suoi avvocati, noi tutti, siamo molto perplessi in merito al fatto che il magistrato di sorveglianza ancora non decida cosa fare di questo uomo''. ''Cosa sta succedendo? Secondo me la magistratura spera che il parere dei medici del Cardarelli smentisca o quanto meno attenui quanto altri medici, di altrettanta professionalita', hanno accertato - aggiunge - e cioe' spera che smentiscano il fatto che Contrada sta davvero male, questo al fine di rinchiuderlo in carcere e buttare la chiave''. ''Spero, invece, che anche i medici del Cardarelli - ha concluso - confermino, come e', che il quadro clinico di Contrada e' molto preoccupante''. (31 diecembre 2007-18:57)

 
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