SANTA MARIA CAPUA VETERE (Caserta) - Il magistrato di sorveglianza di Santa Maria Capua Vetere ha rigettato l'istanza di concessione degli arresti domiciliari per motivi di salute a Bruno Contrada, l'ex numero 3 del Sisde che sta scontando una condanna definitiva per concorso in associazione mafiosa. Lo rende noto l'avvocato catanese Giuseppe Lipera, che aveva presentato la richiesta nell'interesse di Contrada e che annuncia una conferenza stampa per domani. Il legale aveva sostenuto che Contrada, 76 anni, soffre di varie patologie, tra le quali gli esiti di un'ischemia cerebrale, una cardiopatia ipertensiva, il diabete, una broncopatia cronica, una ipertrofia prostatica, iponutrizione e disturbi depressivi. Per il perito di parte, professore Buscani, le condizioni di Contrada saebbero "incompatibili con il regime di detenzione carceraria in quanto in grado di influenzare sfavorevolmente l'elevatissimo rischio cardiovascolare e di impedire il corretto trattamento della malattia diabetica e nutrizionale". Il magistrato ha invece ritenuto che "non puo' dirsi che le patologia da cui e' affetto Contrada siano, allo stato, gravi e non trattabili in ambiente carcerario, pur se necessitano di un continuo monitoraggio che viene garantito con il frequente ricorso al ricovero". (17 dicembre 2007-15:00)