L'Antitrust Ue ha avviato un'indagine sugli aiuti alla ristrutturazione concessi dallo Stato italiano al gruppo Ixfin, che produce apparecchiature elettriche ed ottiche. Il sospetto di Bruxelles è che si tratti di aiuti di Stato incompatibili con le norme comunitarie sulla libera concorrenza. In particolare, la Commissione Ue "teme che gli aiuti per il salvataggio della società non siano stati interrotti in tempo, e che siano stati concessi ulteriori aiuti illegali alla ristrutturazione". "Si tratta di un'indagine necessaria - spiega il responsabile dell'Antitrust Ue, Neelie Kroes - in quanto la Commissione non è stata correttamente informata in merito ai fatti del caso in questione. La Commissione deve vigilare al fine di prevenire situazioni in cui gli aiuti illegali possano falsare la concorrenza". "La Ixfin Spa - si ricorda nella nota della Commissione Ue - ha la sua sede in Campania. Nel 2004 ha attraversato gravi difficoltà finanziarie e nel dicembre del 2005 ha ottenuto una garanzia statale su un mutuo di 15 milioni di euro, successivamente notificata alla Commissione come aiuto al salvataggio". Successivamente, "la Commissione ha appreso dalla stampa che sono stati presumibilmente forniti dall'Italia mezzi finanziari supplementari compresi tra i 40 e i 60 milioni di euro". Bruxelles, dunque, "valuterà se l'Italia ha effettivamente concesso ulteriori importi significativi di aiuti illegali che potrebbero essere definiti aiuti alla ristrutturazione solo se venisse presentato un piano di ristrutturazione e se fossero soddisfatte varie altre condizioni previste dagli orientamenti Ue sugli aiuti al salvataggio e alla ristrutturazione". (13 dicembre 2007-15:36)