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OMICIDIO A SAN NICOLA LA STRADA (CASERTA): COMMINATI DUE ERGASTOLI


Si è conclusa con due ergastoli e una condanna a 11 anni, la sentenza emessa oggi dalla Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere al termine del processo per l’omicidio del pregiudicato, Pasquale Pratillo, di 53 anni, di San Nicola la Strada. Destinatari delle massime pene, ovvero l’ergastolo, quali mandanti, sono il boss di Recale Antimo Perreca, detto «O Romano» e Carmine Antonio Massaro mentre per al pentito Francesco Massaro sono stati irrogati 11 anni, più della richiesta avanza dall’ex pm Raffaele Cantone (trasferito già da un mese al massimario della Cassazione civile). La vittima fu ammazzata nel settembre del 2003 con colpi di pistola 7,65 mentre si trovava nel cortile della propria abitazione, in via Flavio Gioia, una traversa della località Rotonda di San Nicola la Strada. Secondo una prima ricostruzione della squadra mobile di Caserta, i due sicari attesero Pratillo, in prossimità della sua abitazione ed entrarono in azione quando il pregiudicato scese dalla vettura, una Renault 19 per raggiungere casa. I due lo colsero di sorpresa e egli esplosero contro alcuni colpi di pistola calibro 7,65, uccidendolo all'istante. Poi fuggirono in sella a uno scooter riuscendo a far perdere le tracce. La vittima dell'agguato era stato elemento di spicco della NCO (la Nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo) e negli ultimi tempi era considerato legato al clan dei Mazzacane, una delle organizzazioni camorristiche operanti tra Marcianise e Caserta. Pasquale Pratillo, che era sposato e padre di due figlie, aveva precedenti per associazione camorristica e estorsioni. Il processo è stato caratterizzato da numerosi colpi di scena: alibi costruiti a tavolino per il boss Perreca, comportamenti poco lineari di alcuni difensori e altri passaggi inquietanti che saranno motivati nella sentenza il cui deposito è attesa fra 90 giorni. (5 dicembre 2007-19:48)

 
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