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DISCARICA SU CENTO MOGGI A PIGNATARO: PROTESTE E RIUNIONE IN PREFETTURA


Prosegue la protesta di cittadini, agricoltori, allevatori e produttori di mozzarella dell'agro caleno e di Grazzanise, contro la decisione del Commissariato di Governo di realizzare in località "Cento Moggi" di Pignataro Maggiore la discarica provinciale di rifiuti. Ai sindaci dei sei comuni dell'agro caleno e di Grazzanise, che ieri hanno dato vita ad un consiglio comunale aperto, una assemblea consiliare con la partecipazione di primi cittadini e di consiglieri dei sette comuni e di centinaia tra cittadini, operatori economicie commerciali del comprensorio, il vice prefetto vicario, Franco Provolo, nel corso di una riunione svoltasi nel pomeriggio in Prefettura, ha ribadito quanto già deciso dal commissario delegato per l'Emergenza rifiuti, Alessandro Pansa: "si trovi un sito alternativo o la discarica sarà realizzata in località "Cento Moggi" di Pignataro Maggiore, su di un'area confiscata alla camorra. All'incontro hanno partecipato anche il tecnico del Commissariato di Governo, Lionello Serva, soggetto attuatore del progetto del sito di Pignataro Maggiore, l'on. Giacomo De Angelis del Partito dei Comunisti Italiani, membro della Commissione Parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti ed il presidente della Provincia , Sandro de Franciscis. Quest'ultimo, è detto tra l'altro in una nota del comitato contro la discarica di Pignataro Maggiore nel contestare la decisione del prefetto Pansa ha affermato: "Sono ancora in attesa della bonifica della discarica della località "Lo Uttarò di Caserta, così come stabilimmo nel protocollo d'intesa firmato oltre un anno fa insieme con l'allora commissario straordinario Guido Bertolaso ed il sindaco di Caserta, Nicodemo Petteruti: non possiamo consentire, perciò, che dopo tanta vergogna per il sito "Lo Uttaro" e la manifesta incapacità di chi doveva garantirne la sicurezza , si scelga di uccidere un altro territorio che è sicuramente il polmone più sano di Terra di Lavoro. Sono, ha concluso, a fianco dei sindaci e dei cittadini. Questa terra deve rimanere felix e legata allo sviluppo del comparto zootecnico". Anche l'on. De Angelis ha polemizzato con il prefetto Pansa, criticando la necessità della scelta da parte dell'amministrazione comunale di un sito alternativo a Pignataro Maggiore. "Non siamo noi a dovere indicare a Pansa - ha affermato, tra l'altro, il parlamentare maddalonese - le linee di intervento per scegliere un altro sito alternativo, ma è un compito che spetta esclusivamente al Commissariato". Agricoltori ed allevatori ormai da giorni presidiano la località dove dovrà essere localizzata la discarica. Nella nota del comitato contro la discarica, si parla anche di una presa di posizione dei titolari del maneggio dei fratelli Fontanella, dove lo sceicco del Dubai, fa svernare i cavalli arabi della propria scuderia. I titolari della struttura hanno dichiarato che i clienti mediorientali sono preoccupati per l'eventualità della realizzazione di una megadiscarica a soli centro metri da uno dei più importanti allevamenti di cavalli arabi d'Europa. (3 dicembre 2007-09:19)

Gagliano e De Angelis a Pignataro

l segretario regionale del Pdci Campania, Vincenzo Gagliano, e il deputato del Pdci, Giacomo De Angelis, hanno incontrato oggi, riferiscono in una nota, la comunità di Pignataro Maggiore, in protesta contro la localizzazione della discarica provinciale sull'emergenza rifiuti. "La discarica è prevista proprio sulle terre confiscate alla camorra - sottolinea Gagliano - un'area dove si deponevano progetti e occasioni di sviluppo. Inoltre abbiamo acquisito e presentato gli atti con cui si prova che a pochi metri c'é una falda acquifera. Non è possibile mortificare le speranze di questa comunità, facendo pagare loro il prezzo del disastro della gestione dei rifiuti". "Siamo qui perché saremo al loro fianco - ha aggiunto De Angelis - e sosterremo la lotta che tutti i cittadini faranno per difendere la loro terra da nuovi scempi ambientali. Questa discarica rappresenterebbe una pericolosa fonte di inquinamento con la vicinanza della falda: una situazione che metterebbe a rischio la salute delle comunità delle provincia di Caserta".

 
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