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CLAN CASERTANI A ROMA: RELAZIONE DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA


"Si stanno sempre piu' rafforzando nel territorio romano rapporti permanenti di collaborazioni tra le organizzazioni locali e le organizzazioni camorristiche, operanti nelle aree del napoletano e del casertano". L'allarme sulle infiltrazioni della criminalita' organizzata nel Lazio trova un'autorevole, inquietante conferma in uno dei capitoli dell'ultima relazione annuale della Direzione nazionale antimafia. "Si tratta - scrivono i magistrati - di rapporti risalenti alle attivita' dell'ex banda della Magliana, finalizzati alla realizzazione di una silente infiltrazione in campo economico e finanziario con accordi strategici che hanno portato sul territorio romano ingenti capitali con progressivo inquinamento di interi settori economici". Il risultato sono forme di controllo del territorio, "costituite da una generalizzata gestione delle attivita' illegali e delle attivita' economiche in determinate aree (in particolare i settori del commercio di autoveicoli, dell'abbigliamento, di preziosi e il settore della ristorazione)": riscontrati anche "meccanismi di reimpiego dei capitali attraverso attivita' immobiliari". Per questa penetrazione - si legge ancora nella relazione - "vengono utilizzati sistematicamente prestanome individuati sia tra le vittime, titolari delle attivita' economiche acquisite, che rimangono solo formalmente gestori delle attivita', sia tra elementi di fiducia del gruppo che risultano incensurati e quindi meno soggetti a possibili controlli da parte degli organismi di contrasto. Si sono attuate in tal modo nuove alleanze tra i gruppi di stampo mafioso con settori particolari della pubblica amministrazione e con soggetti appartenenti alle forze dell'ordine allo scopo di ottenere le necessarie informazioni e coperture, accrescendo cosi' le potenzialita' di intimidazione". La pressione sull'hinterland romano, risalente agli anni '70 e la disgregazione della banda della Magliana "hanno consentito a esponenti e gruppi di stampo mafioso di origine meridionale di sviluppare reti logistiche, ponendo solide basi per il controllo delle attivita' economico-finanziarie e delle attivita' delittuose piu' remunerative". E "particolarmente preoccupante, per le modalita' violente in cui si e' espressa recentemente" e' la presenza di personaggi appartenenti a organizzazioni camorristiche e siciliane che operano in prevalenza sul litorale romano. (19 agosto 2007-10:13)

 
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