La ventitreenne di Maddaloni
(Caserta), accusata di avere provocato la morte del figlio, dato
alla luce, secondo le sue dichiarazioni, nel bagno di casa, e
successivamente chiuso in una busta di plastica e gettato nel
contenitore dell'immondizia, e' ancora piantonata nel reparto di
ginecologia della clinica S. Michele di Maddaloni .
La giovane, M. R. G., che e' accusata di infanticidio sara'
interrogata lunedi' prossimo dal Gip. Nella stessa giornata
sara' eseguita, nell'istituto di medicina legale dell'ospedale
di Caserta, l'autopsia sul corpo del neonato. L'esame autoptico
dovra' chiarire le cause e le circostanze della morte del bimbo.
Si dovra' accertare, in particolare, se il bimbo sia nato
morto, come sosterrebbe la giovane donna o sia deceduto dopo
essere stato chiuso nella busta di plastica e gettato nel
contenitore dei rifiuti, nel cortile di casa. Il cadavere del
neonato e' stato scoperto dai carabinieri su segnalazione dei
sanitari della clinica ''S. Michele'' di Maddaloni, dove M. R.
G. e' stata portata dai genitori a seguito di una emorragia
provocata dal parto. Ai sanitari la donna ha tentato di
nascondere la verita', cosi' come aveva fatto con i genitori e i
due fratelli, ai quali, secondo le sue dichiarazioni, aveva
nascosto la gravidanza, frutto di una relazione con un giovane
del napoletano, interrotta mesi fa. (28 luglio 2007-23:36)
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