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CASERTA, LEUCIANA FESTIVAL: GEORGE BENSON E AL JARREAU ALLA REGGIA


Non basta una reggia alle migliaia di fans di George Benson e Al Jarreau. Tutto esaurito, domenica 8 luglio al Leuciana Festival di Caserta, per l’unica data al Sud del tour italiano di questi straordinari musicisti che presentano dal vivo ‘Givin’it up’. Un concerto che ha lo stesso titolo del pluripremiato album, firmato a quattro mani da Benson e Jarreau, gia vincitore di due Grammy Awards, da mesi in vetta alle classifiche di vendita in tutto il mondo, ed ora in procinto di confermarsi, anche nel nostro Paese, veicolo di ineguagliabili successi al botteghino. Un evento scelto e sostenuto con tenacia da Nunzio Areni, direttore artistico del Leuciana di Caserta, che, forte di un rapporto di amicizia di lunga data con George Benson, è riuscito a programmare in esclusiva il concerto che lo vede protagonista con Al Jarreau nella nona edizione del suo festival, ideato e sviluppato per valorizzare gli incantevoli spazi del borbonico Belvedere Reale di San Leucio. ‘Questo concerto – spiega Nunzio Areni – inizialmente era stato pensato per il cortile di Re Ferdinando al Belvedere di San Leucio, sede primaria del festival e location amata da Benson che qui, nel 2000, si rese indiscusso interprete di una serata indimenticabile. In poco più di una settimana, però, i 2.700 posti disponibili al Belvedere sono andati esauriti. Per accontentare le migliaia di persone in lista d’attesa, abbiamo deciso di spostarlo, di comune accordo con il management, l’amministrazione comunale e la soprintendenza, nella Reggia di Caserta che può accogliere circa 5.000 spettatori. In poche ore abbiamo riempito anche gli spazi consentiti dal monumento vanvitelliano’. Dopo il successo annunciato della data di Caserta, Benson e Jarreau saranno a Mantova (il 10 luglio) e a Milano ( l’11 luglio). Benson (64 anni) noto al grande pubblico come cantante pop e amato dai jazzofili per essere tra i più abili utilizzatori dello ‘scat’ (la tecnica di vocalizzo che imita l’assolo di una chitarra) e Jarreau (67 anni), l’unico ad aver vinto cinque Grammy Awards in tre diverse categorie (jazz, pop e rhythm'n'blues) si uniscono per dare vita al progetto discografico ‘Givin’it up’. L’album, registrato nel giugno del 2006, nell’omonimo tour ha già toccato, in poco più di un anno, le maggiori città dei cinque continenti. Nelle due ore e mezza del ‘live’, i due artisti propongono una selezione di brani, scelti tra i migliori episodi siglati nel corso delle rispettive carriere, come ‘Mornin’, ‘Breezin’, ‘Roof garden’, ’Nature boy’, ‘In your eyes’, ‘Give me the night’, ‘On Broadway’, in cui, prestandosi a scambievoli duetti, arricchiscono l’uno il repertorio dell'altro, riservando, poi, pregevoli omaggi in dedica ad alcuni musicisti, pochi in verità, indicati quali maestri imprescindibili della musica contemporanea. E’ il caso di Miles Davis, di cui interpretano ‘Tutu’ e ‘Four’, oppure di Brubeck di cui reinventano lo straordinario ‘Take five’. Saranno in scena con una band composta da Stanley Banks al basso, Thom Hall alle tastiere, Micheal O' Neill alla chitarra, Mark Simmons alle percussioni e Joe Turano al sassofono. Biglietti da 25 a 50 euro. Info: 0823442272 www.leuciana.org . GEORGE BENSON I suoi miti, da subito, sono stati i leggendari chitarristi Wes Montgomery e Charlie Christian, seguendo le orme dei quali ad appena 21 anni pubblica il primo album. Subito appare visibile il talento di Benson nella costruzione di linee melodiche ricche di swing e bepop, mentre cominciano collaborazioni con musicisti del calibro di Miles Davis, Herbie Hancock e Jimmy Smith. L’album della svolta è Breezin, del 1976, che con il singolo This Masquerade ebbe un successo tale da assicurargli il Grammy Award. Comincia in questi anni una ricerca sempre più attenta e specifica che lo porterà a mettere a punto le caratteristiche che secondo lui una chitarra jazz avrebbe dovuto avere: nasce così la Ibanez GB 10 che diventa la sua chitarra, ancora in produzione dopo oltre trent’anni. Il successo definitivo arriva nel 1977 con l’album doppio “Livin’inside your Love”. A partire dagli anni ’80 benson partecipa ai più importanti Festival Jazz mondiali, duettando con Areta Franklin e Chaka Khan: i brani di questo periodo restano nelle prime posizioni in molte hit parade internazionali . Nel 1987 esce “Collaboration” in cui nasce la fusione tra la chitarra elettrica di Benson e quella classica di Earl Klugh, poi la collaborazione con la grande Count Basie Orchestra e nel 2004 l’album “Irreplaceable”. Nel 2006 esce “Givin’it up” con Al Jarreau: i due duettano magistralmente, scambiandosi continui omaggi reciproci e facendone ai più grandi mostri sacri della scena musicale mondiale. AL JARREAU Il suo inimitabile stile vocale e le sue espressioni musicali innovative lo hanno reso uno dei più interessanti ed acclamati artisti dei nostri tempi, vincitore di ben cinque Grammy Awards, molti premi internazionali ed elogi dal pubblico di tutto il mondo. Dopo gli anni passati a Milwaukee, un diploma in scienze ed una laurea in psicologia, si trasferisce a San Francisco, dove si esibisce in un piccolo club jazz con un trio diretto da George Duke. Poi arriva a Los Angeles, dove passa da un locale notturno all’altro, e infine approda a New York dove riesce ad ottenere visibilità sui canali nazionali, lavorando contemporaneamente al fianco di John Beluschi in uno spettacolo di cabaret. Al suo album di esordio, We Got By, è insignito del Grammy in Germania come “Miglior Solista Internazionale”. Nel 1977 intraprende il suo primo tour mondiale e di seguito la pubblicazione di vari album che gli portano un Grammy come “Miglior Cantante Jazz”, 1978 con All Fly Home, e “Miglior Cantante Pop Maschile”, 1980 con This Time. Dell’1985 è Al Jarreau Live in London che potenzia la sua fama di artista dal vivo, continua a toccare i vertici delle classifiche e nel 1992 arriva Heaven and Earth, quinto Grammy, ma soprattutto Tenderness nel 1994 dove Jarreau si unisce ad un cast internazionale eseguendo pezzi celebri e rivisitando alcuni classici del suo repertorio personale. In seguito, per festeggiare i 20 anni di carriera, Jarreau realizza la sua prima raccolta, Best of Al Jarreau, con anche 2 brani inediti realizzati con il gigante del jazz e amico di vecchia data George Duke. Al Jarreau è apparso recentemente anche sull”Hollywood Walk of Fame” che lo ha immortalato come uno dei migliori cantanti di questa generazione. (6 luglio 2007-15:27)

 
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