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ROGO ALLA REGGIA DI CASERTA: FINE DI UN INCUBO PER MARESCIALLO A.M.


CASERTA, DICEMBRE 2004 - La Cassazione mette la parola fine alla vicenda giudiziaria che, per alcuni anni, ha visto sotto accusa e poi assolto (con conferma delle sentenze) il maresciallo dell'Aeronautica Antonio Valente, il cui nome è stato legato ai roghi scoppiati nel 1998 e nel 1999 nel sottotetto della Reggia di Caserta. I giudici della Suprema Corte, infatti, hanno ritenuto inammissibile l'impugnazione della sentenza di improcedibilità del Tribunale Militare di Napoli che si trovava a giudicare Valente per lo stesso capo di imputazione già valutato, con l'assoluzione, sia dal gup del tribunale sammaritano (rito abbreviato) che dall'Appello. In particolare, la Procura militare aveva ravvisato la violata consegna ma anche questo capo d'imputazione è caduto. Dopo tre processi, dunque, può dirsi definitivamente chiarita la posizione del maresciallo Valente che, assistito dagli avvocati Giuseppe Stellato e Claudio Sgambato, ha già avviato la pratica per essere risarcito per l'ingiusta detenzione. Nella stessa vicenda giudiziaria fu coinvolto anche l'aviere Epifanio Mignacca assolto dall'accusa di incendio per il primo rogo ma condannato a 4 mesi per danneggiamento in ordine al secondo incendio per il quale si accusò. Mignacca e Valente finirono incriminati con l’accusa di incendio doloso perchè ritenuti rispettivamente il mandante e l’esecutore del secondo rogo scoppiato nel Palazzo Reale di Caserta (quest'ultimo, però, interessò soltanto alcuni materassi ammassati in una stanza). Gli arresti per i due militari scattarono dopo tre mesi di indagini e dopo la confessione del giovane aviere. Quest'ultimo, autore pure delle telefonate ai carabinieri che preannunciarono l'incendio, secondo l’accusa, riferì di avere appiccato il secondo incendio su «ordine» del sottufficiale Antonio Valente. Un gesto grave che avrebbe consentito all'aviere di ottenere l'aiuto del sottufficiale per superare l'esame per la ferma annuale. Accuse fermamente rigettate dal maresciallo Valente.

 
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